Euro2016
9:08 pm, 16 Giugno 16 calendario

Attenti ad Ibra l’incubo delle difese

Di: Redazione Metronews
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CALCIO Nome: Zlatan. Cognome: Ibrahimovic. Professione: terrore delle difese di mezzo mondo. È lui, inutile nasconderselo, il pericolo numero uno per la ditta Buffon- Bonucci-Barzagli-Chiellini oggi a Tolosa. Del resto noi lo conosciamo bene, avendolo visto sguazzare nelle difese della Serie A con le maglie di Juventus, Inter e Milan con cui ha giocato parte delle 801 partite della sua carriera (in cui ha segnato la bellezza di 460). Ibra è forte. Fortissimo. D’accordo: contro l’Irlanda, lunedì scorso, è stato insolitamente in ombra (anche se il passaggio della rete svedese viene dal suo sinistro) ma oggi la Svezia deve vincere e lui non può sfigurare di fronte al suo passato tricolore: la buona notizia per l’Italia è che la possibile  presenza di Guidetti come  compagno d’attacco, non leva certo il sonno ai difensori azzurri. La verità è che Ibra a questi Europei ci tiene. Perchè, anche se lui è «una leggenda»  (il copyright è suo) con la maglia del suo Paese a parte una carrellata di gol da antologia non ha mai vinto nulla (nelle  qualificazioni all’Europeo 2012  è stato il miglior marcatore  con 5 gol in 8 partite). Anzi. Il rapporto con la Nazionale è stato sempre tormentato. Nell’ottobre 2006, allontanato dal ritiro dal ct Lagerbäck per una “fuga” notturna con altri due giocatori per festeggiare il compleanno del compagno Mellberg, decise di rinunciare alle convocazioni. Salvo poi ripensarci. Lui è fatto così. Con il PSG ha vinto 4 scudetti (e ne è diventato il miglior marcatore). Ed ora sta per iniziare l’avventura allo United con una vecchia conoscenza Mourinho. Ma prima c’è l’Europeo. E l’Italia.    
A.B.

16 Giugno 2016
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