Hooligans, altri scontri Mosca difende i tifosi

PARIGI Altri sette tifosi russi arrestati ieri a Lille al termine dell’incontro tra Russia e Slovacchia. La polizia è dovuta intervenire con gas lacrimogeni. In seguito a questo fatto, ieri la Russia ha deciso di rompere il silenzio e, definito «inaccettabile il comportamento di alcuni nostri connazionali», ha preso posizione.
È stato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov a puntare l’indice contro l’arresto dei 43 tifosi russi «assolutamente inaccettabile». Gli ultrà sono sospettati di aver preso parte alla  guerriglia urbana di Marsiglia (con gli inglesi)  dello scorso 12 giugno.
La cosa che non va giù a Mosca è che l’ambasciata russa ed il consolato siano stati tenuti all’oscuro dell’operazione.  
La stoccata di Putin
Nel frattempo, a Mosca il Ministero ha convocato l’ambasciatore Jean-Maurice Ripert per avvertirlo, ha reso noto il dicastero, che «alimentare ulteriori sentimenti anti-russi circa la partecipazione della nazionale russa ai Campionati europei di calcio potrebbe aggravare in misura significativa l’atmosfera nelle relazioni russo-francesi». Dal canto suo, il presidente Putin ha voluto lanciare un messaggio:  in una riunione del Consiglio di Sicurezza russo ha invitato i responsabili a trarre una lezione dalle «falle» registrate in Francia nell’ordine pubblico in vista dei Mondiali di calcio, che si terranno in Russia nel 2018. I russi puntano  il dito contro le autorità locali francesci, a loro dire  incapaci di separare le due tifoserie tanto che il ministro degli Esteri Lavrov ha denunciato «le provocazioni» da parte degli inglesi secondo lui «ignorate dalle autorità francesi».
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