Matthew Modine
8:30 pm, 14 Giugno 16 calendario

Modine sceglie la serie “con le palle”

Di: Redazione Metronews
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MONTE CARLO La fantascienza classica in stile Spielberg rivive sul piccolo schermo con “Stranger Things”, una serie Netflix (disponibile dal 15 luglio sulla piattaforma di streaming online) ambientata negli anni Ottanta. Lo show – incentrato sulla sparizione di un ragazzino – creato dai gemelli Duffer vanta un cast di tutto rispetto, nel quale spiccano i nomi di Wynona Ryder e Matthew Modine. Presente al 56esimo Festival de Television di Monte Carlo che si svolge in questi giorni, Modine, senza rivelare molto dell’attesissima serie, ha spiegato perché abbia accettato la parte del dottor Martin Brenner  e soprattutto, perché quel senso del mistero un po’ retrò abbia ancora più significato oggi.
Mr Modine, cos’ha avuto di speciale questo ruolo da  convincerla a tornare in una serie?
Purtroppo non posso dire niente sul mio personaggio, ma posso anticiparle che capiremo la sua verqa natura solo nella seconda stagione. Non vorrà che faccia degli spoiler, vero? Potrebbero uccidermi o dovrei ucciderla io…
Perché secondo lei questo genere di fantascienza affascina ancora?
I gemelli Duffer si sono ispirati a “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, a “E.T.”, ai “Goonies”, film che esprimevano una grande volontà dei filmaker di fare un cinema vero, “con le palle”, se mi posso permettere, e che comunque era espressione di un periodo positivo, molto di più di quello in cui stiamo vivendo, in cui non c’è nessuna certezza. C’è bisogno di torare a sognare.
Rivivremo quei periodi?
Sarà un omaggio a un cinema che ha fatto volare l’immaginazione. La prima stagione sarà come un lungo film. Ma non sarà al cinema bensì in streaming. MATTIA NICOLETTI

14 Giugno 2016
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