Amministrative 2016
10:52 pm, 12 Giugno 16 calendario

Tra Fassino e Appendino è scontro sulla Sanità

Di: Redazione Metronews
condividi

TORINO Si fa più aspro il confronto tra Piero Fassino e Chiara Appendino in vista del ballottaggio, nel secondo confronto televisivo tra i due contendenti, dopo quello andato in onda su Sky venerdì scorso.
Alta velocità, Parco della Salute, squadre, programmi e “passione”. Questi i temi del faccia a faccia televisivo a “In 1/2 ora” su Raitre. Il dibattito in sostanza è tornato a toccare la stretta attualità locale. Le reciproche accuse sono le stesse di sempre («Il programma di Appendino è tutto un “no”», ha detto Fassino, «Lui non ha ancora indicato gli assessori», ha replicato la candidata a 5 stelle): segno che questa lunghissima campagna elettorale sta per concludersi anche nel capoluogo piemontese che domenica 19 giugno tornerà alle urne per il ballottaggio.
L’avvocatessa 31enne è apparsa come sempre determinata e fiduciosa: «Ho fatto opposizione dura e costruttiva. Mi candido con una squadra e un programma. So, come dice Fassino, che non è facile fare il sindaco, ma io sono pronta a farlo». Il primo cittadino uscente non ha traballato mai e ha ricordato che ciò che l’ha portato a candidarsi è stata «una questione di passione. Credo di aver dimostrato di saper governare la città in anni duri, con la crisi economica».
La Città della Salute
Tra i piatti più scottanti sul tavolo c’è quello della Sanità e, in modo particolare, la Città della Salute. «Come si crea lavoro in questa città – si è chiesto Fassino – se non si fa la Città della salute e se non si fanno le opere? Quello che rappresenta Appendino in questo momento è il cartello del no». La candidata del M5S dal canto suo ha ricordato la sua posizione: tenere in considerazione «il progetto low cost» con soli finanziamenti pubblici e non privati. Per il sindaco uscente, invece, l’unica strada percorribile è quella di avere una struttura «di eccellenza» che possa attrarre centri di ricerca e portare sviluppo a Torino. Sulla vicenda ieri si è inserito anche il professor Mauro Salizzoni, luminare nel campo dei trapianti  di fegato: «Il progetto “low-cost” sostenuto da Chiara Appendino è lo stesso caldeggiato dall’ex governatore del Piemonte Roberto Cota, il quale prendeva ordini dalla Lombardia, che aveva tutto l’interesse a impedire la realizzazione di un grande polo sanitario a Torino».
Il “caso” Boschi
Inevitabile, poi, che il confronto si spostasse su vicende più strettamente politiche. «Quando sento il ministro Boschi che sostiene che se vince il M5S non arrivano i finanziamenti del governo – ha detto Appendino – mi preoccupo: il Governo tratta soldi come se fossero del Pd e non dei cittadini, ma anche il M5S paga le tasse come tutti». «Ma perché la Appendino dice bugie su di me? Parli di Torino, non del Governo», ha replicato Boschi su Twitter. Sul fonte degli endorsement dalla Lega a Roberto Rosso, Appendino ha ribadito che i voti non sono dei partiti, ma degli elettori».
METRO

12 Giugno 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo