Milano/Il dopo Expo
8:08 pm, 9 Giugno 16 calendario

Il dopo Expo è un’Experience

Di: Redazione Metronews
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MILANO Da landa desolata a villaggio di svago e cultura: l’area di Expo riprende a vivere e da oggi il clou saranno gli europei di calcio con il megaschermo nell’Open air Theatre. Ma il calendario estivo è fitto: dai concerti dell’Accademia della Scala ai dj set, alla riapertura di Palazzo Italia e la riaccensione dell’Albero della Vita il 24 giugno, fino alla spiaggia con fontane e all’area sportiva a luglio (il programma su www.experiencemilano.it).  Obiettivo tenere in vita l’area attualmente disponibile (193mila metri quadri su un milione) in attesa dello sviluppo tecnologico e immobiliare dell’area. Regista dell’operazione “EXperience“ Giuseppe Bonomi, ad di Arexpo, la spa pubblica proprietaria dei terreni. «È un work in progress, del resto organizzare un parco a tema non era il nostro scopo societario. Arexpo nasce per acquisire le aree e rinvenderle in blocco. Poi lo scopo è mutato. Ma c’è un legame: se nascerà la città  della ricerca dobbiamo pensare ad una città che vivrà 24 ore anche con aree di svago. Siamo in una fase sperimentale complementare alla funzione principale».
Per il post Expo occorrono molti soldi, per ora senza ricavi. la Regione ci ha messo 50 milioni.
Se non facessimo nulla la manutenzione ci costerebbe 20 milioni l’anno. Meglio fare qualcosa con l’obiettivo di attrarre investimenti privati. Questa è stata una stagione improvvisata ma già così ricaviamo royalties dagli esercizi commerciali e dalla gestione del teatro. L’anno prossimo andrà meglio. Comunque è chiaro, operiamo con finanziamento pubblico.
A che punto è lo smantellamento dei padiglioni? Ce la farete per la scadenza del 30 giugno?
Ci sono ancora 8 padiglioni. Per me la scadenza non è tassativa, ma le aree vanno riconsegnate libere. Gli Stati Uniti per esempio non hanno copertura finanziaria per lo smantellamento dopo il fallimento dell’impresa.
Sul tavolo del post Expo c’è Human Technopole: molte le critiche alla governance assegnata all’Iit di Genova.
A me interessa il risultato. Immagino che sarà una governance equilibrata con il coinvolgimento di altri istituti. Ma un hub della ricerca medica e biomedica è un grande valore. La vocazione impressa al post Expo come città del sapere e della scienza è molto attrattivo, ogni giorno aziende importanti manifestano interesse, a cominciare dal colosso Ibm. È il segno che è la strada  giusta.
Quand’è che il Governo entrerà nel capitale con i suoi 50 milioni?
Sono state avviate tutte le procedure: a settembre.  
PAOLA RIZZI

9 Giugno 2016
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