Daniel Auteil/Film
5:40 pm, 9 Giugno 16 calendario

Auteil: padre-coraggio che vuole solo giustizia

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Le stordiva con un’iniezione e poi le violentava. Erano giovani, giovanissime, adolescenti. Una di loro, la figlia della sua compagna, morì dopo una delle sue iniezioni. Lui era un medico di cui tutte si fidavano e se il padre della ragazza non avesse dedicato 30 anni della sua vita a inseguirlo per mezza Europa non sarebbe finito in galera. Daniel Auteuil interpreta quel padre, André Bamberski, in un film che racconta un vero fatto di cronaca, In nome di mia figlia di Vincent Garenq, appena arrivato nelle nostre sale.
Ma lei, come padre, sarebbe stato capace di portare avanti una battaglia del genere?
Onestamente, no. Nella vita reale cerco di praticare una sorta di autocensura e di arginare il flusso dei miei pensieri più morbosi e siccome la morte di uno dei miei figli sarebbe la cosa peggiore per me, mi impongo di non pensare a questa eventualità. Quindi non so come reagirei a un simile dramma ma penso malissimo, non avrei la forza di Bamberski.
I suoi ruoli, come questo, sono spesso intriganti. Come li sceglie?
D’istinto. Credo che, quando si è di fronte a dei ruoli importanti, non scegliamo mai noi, ma veniamo scelti. Solo per i ruoli più leggeri ci affidiamo al nostro fiuto, convinti che ci divertiremo.
E se non avesse fatto questo mestiere?
Avrei fatto qualunque cosa appassionatamente. Ma questo mestiere è la mia ragione d’essere e ho avuto la fortuna di poterlo fare senza fermarmi mai.
Ama anche i ruoli più rischiosi…
Solo nella vita reale ci sono i veri pericoli. Nel lavoro tutto è controllabile e oggi devo solo provare a me stesso di essere ancora capace di divertirmi.
SILVIA DI PAOLA

9 Giugno 2016
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