Il giudice Agnelli canta la vita e la morte

MUSICA «È l’occasione per portare qualcosa di diverso in un talent». Così Manuel Agnelli sul suo futuro ruolo di giurato a X Factor. E a chi l’accusa d’essersi “venduto”, risponde coi fatti. O, meglio, con la musica. Il nuovo disco dei “suoi” Afterhours non è certo una passeggiata pop già a partire dal titolo, “Folfiri o folfox”, che allude ai trattamenti chemioterapici a cui si stava sottoponendo il padre. In più il gruppo ha cambiato due componenti.
«Gli ultimi quattro anni sono stati densi di cambiamenti a volte naturali e necessari, a volte laceranti. Ho perso mio padre che era da poco ridiventato il mio migliore amico», spiega Agnelli. Ecco, allora, un doppio concept-album tosto e ambizioso, da ascoltare con attenzione.
«È un disco sulla morte e sulla vita, sulla malattia e sulla “cura”, sulle domande senza risposta, sull’egoismo che ci fa sopravvivere, sulla rabbia e sulla felicità, sulle chiusure di cerchi che ci permettono di aprirne altri. Non ho mai avuto bisogno così tanto di scrivere e comporre, le fidanzate che ti mollano al confronto sono una gioia».
Dal 9 al 24 giugno presso LaFeltrinelli, sempre alle 18.30, le presentazioni del cd, con partenza da Milano, piazza Piemonte. A luglio il tour estivo. DIEGO PERUGINI