Giusta in squadra con Appendino

TORINO Colpo di scena nella corsa per la conquista di Palazzo Civico. Marco Giusta, presidente torinese dell’Arcigay ha deciso di entrare in qualità di assessore ai Diritti, Pari opportunità e Integrazione dei nuovi cittadini, nella   Giunta che la candidata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino ha iniziato a disegnare da settimane.
L’attivista per i diritti
Giunta per ora solo ipotetica, visto che il primo turno ha stabilito un distacco di 11 punti tra lei e il sindaco uscente Piero Fassino. Ma quello di Marco Giusta è un nome che fa vacillare l’avversario della Appendino. L’attivista 35 enne per i diritti Lgbt, considerato vicino alla sinistra e allo stesso Pd Torinese, ieri ha dichiarato in conferenza stampa: «Ho scelto Chiara Appendino perché mi ha chiamato. Fassino no. Come attivista per i diritti civili ho conosciuto realtà eccezionali che fanno un lavoro straordinario sul territorio. Devono essere sostenute dalle istituzioni. Dobbiamo lavorare per ridurre le discriminazioni, delegittimare l’omofobia e la xenofobia, tutelare i bisogni delle persone anziane e dei migranti». Giusta si è dimesso dall’Arcigay, e l’associazione ha spiegato che si è trattato di una sua iniziativa personale.
L’avvocato
L’altro assessore in pectore, con deleghe su Lavoro, Commercio e Industria, è Alberto Sacco, 44 enne e avvocato, che si è presentato così: «Da professionista mi sono occupato delle aziende internazionali che vogliono investire qui. Credo che una grande risorsa di Torino siano i mercati di prossimità, lavoreremo per combattere la direttiva Bolkenstein. Per i commercianti dei mercati  vogliamo l’applicazione di una tariffa giornaliera, diminuire la Tari in via sperimentale e bloccare la costruzione di nuovi centri commerciali».
«Abbiamo scelto i nostri potenziali assessori, che ora salgono a nove, in base alla trasparenza, perché era giusto presentarli ai cittadini prima del voto, e alla meritocrazia, perché sono stati tutti scelti in base ai curricola attraverso una public call» ha commentato ieri Chiara Appendino.
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