Malpensa T1-T2
8:08 pm, 7 Giugno 16 calendario

L’opera per Expo sarà pronta a dicembre

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI  Fare un bilancio dei lavori del collegamento ferroviario tra il Terminal 1-Terminal 2 di Malpensa e analizzare la fattibilità tecnico-economica del suo prolungamento oltre il T2 fino alla linea RFI del Sempione, sia verso Gallarate, sia in direzione Casorate Sempione. Era lo scopo dell’incontro organizzato martedì da Fnm, Regione, Sea e comuni interessati. Il  progetto prevederebbe una nuova  linea di 4,6 km (per circa il 60% in galleria) verso Gallarate e un ulteriore raccordo di 1,1 km in direzione Casorate.
Per Gibelli, presidente di Fnm, l’obiettivo è concludere entro quest’anno la progettazione a livello preliminare e lo Studio di Impatto ambientale, così da passare alla progettazione entro il 2017. Il budget della progettazione – cofinanziato al 50% dall’Ue – è di 4 milioni, mentre i costi sarebbero compresi tra i 170 e i  250 milioni. Circa i tempi necessari per la costruzione, si parla del 2023, tre anni per completare le procedure e tre di cantiere.
Un’opera che doveva essere pronta per Expo
Questo il futuro, ma è il presente a dare qualche problema. Ieri infatti  è stato certificato che il collegamento  T1-T2 –  due lotti affidati a Sea e Fnm da 115 milioni complessivi, che avrebbero dovuto essere pronti entro marzo 2016, data poi spostata a inizio estate – non sarà attivo prima di dicembre. La parte di Sea (la stazione al T2) è pronta, mentre a essere in ritardo è quella di Fnm. Oggi sono in fase di montaggio i binari e gli scambi e si prevede di completare i lavori entro settembre, così da poter iniziare i collaudi dal mese di  ottobre.
La corsia preferenziale per saltare i controlli.
Un ritardo che risulta incredibile, se si pensa che all’opera era stata accordata una corsia preferenziale, derogando procedure e controlli, dall’allora commissario Expo Beppe Sala, perché inserita dalla Regione tra le opere fondamentali per Expo. Nonostante gia allora fosse chiaro che per Expo non sarebbe mai stata terminata. A far slittare i lavori poi è arrivata anche un’inchiesta della magistratura su presunti fondi neri che ha riguardato l’impresa Itinera, società del Gruppo Gavio. Gruppo Gavio è che anche azionista di Fnm, cioè della società pubblica che ha emesso i bandi di gara, con buona pace del conflitto di interesse. ANDREA SPARACIARI

7 Giugno 2016
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