Giachetti: “Da qui al 19 la partita resta aperta”

ROMA La strada è nettamente in salita, ma il candidato Dem Roberto Giachetti non molla: «Siamo arrivati alla finale di Champions League dopo aver fatto i preliminari. Ora si azzera tutto. Vorrei fosse chiaro anche a chi pensa di aver già vinto», ha detto ieri in conferenza stampa. «Io intendo giocarmela fino in fondo, fino alla fine. Di fronte alle sfide non mi tiro indietro e posso garantirvi sarà così fino all’ultimo giorno».
In due settimane Giachetti dovrà recuperare oltre 10 punti, ieri ha spiegato come intende muoversi: «Mi rivolgerò a tutti i romani, parlerò a tutti loro. Spero di essere giudicato e votato il 19 sulla base delle proposte che ho messo in campo. Ora è finito il tempo della rabbia. Ora si tratta di eleggere il sindaco di Roma, che dovrà risolvere i problemi di buche, rifiuti, sbloccare i Print. Ora si decide su questo e sono convinto che i romani tra 15 giorni si saranno fatti un’idea anche più chiara su chi può risolvere i problemi della citta».
Poi l’affondo diretto nei confronti di Virginia Raggi: «Il faccia a faccia, la scelta ora è tra me e lei. Io sono favorevole alle Olimpiadi e ai 170 mila posti di lavoro che porterebbero, lei no; io sono favorevole, nei paletti di sicurezza e legalità, allo stadio della Roma e alle centinaia di milioni di euro per le opere pubbliche che ne deriverebbero e lei no; io sono favorevole al completamento della metro C e al prolungamento della B fino a Casal Monastero e lei no». Come primo atto da sindaco lei ha proposto il taglio della carta di credito, io la rivoluzione della macchina amministrativa, io sono per la rinegoziazione del debito per cercare di ridurre le tasse, lei invece propone il baratto e la moneta alternativa».
Giachetti ha colto l’occasione per invitare Raggi a un confronto diretto, e sull’ipotesi di apparentamenti in vista del secondo turno ha spiegato che non ci saranno, così come ha escluso accordi con Alfio Marchini. Ma su Fassina ha dichiarato: «Con lui ho sempre cercato il dialogo».
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