Amministrative 2016
9:05 pm, 2 Giugno 16 calendario

Parisi promette di ribaltare la mobilità

Di: Redazione Metronews
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ELEZIONI Sicurezza e il radicale cambiamento della mobilità. Sono le promesse di Stefano Parisi, candidato sindaco sostenuto da tutto il centrodestra.  
Parisi, avete promesso di rivoluzionare la mobilità, come?
Le scelte fatte fino a oggi sono state ideologiche, irrazionali e calate dall’alto. Miriamo a rendere più fluido il traffico combattendo la seconda fila, facendo della 90-91 una circolare veloce su gomma, costruendo un metrò di superficie lungo gli scali ferroviari e riportando il Passante alla funzione di metropolitana. Così avremo un traffico più fluido e meno costoso, perché taxi e mezzi in sharing senza traffico costano meno. Vogliamo incentivare le persone ad abbandonare il mezzo privato, non obbligarle.
E Area C?
Si devono cancellare le distorsioni come far pagare i residenti, La tassa va tolta anche a coloro che lavorano in centro e sono costretti a usare l’auto.  
Lei cita spesso Albertini: ne riprenderebbe il piano parcheggi? Avrebbe fatto il parcheggio sotto la Darsena?
Quel piano è superato, oggi abbiamo bisogno di parcheggi d’interscambio. Quello alla Darsena era compatibile col progetto di riqualificazione.  
Atm-Trenord devono fondersi?
Prima facciamo il biglietto integrato. Da imprenditore dico: prima si fanno le integrazioni, poi le fusioni.
Capitolo case popolari, lei ha detto no a tutte le occupazioni, anche a quelle per necessità…
Non esistono occupazioni per necessità. Si può avere necessità, ma non si può buttare giù una porta. A Milano ci sono onlus e associazioni che gestiscono l’emergenza sociale. Bisogna riportare subito la legalità.
Ha detto che eliminerà molti vincoli edilizi e metterà mano al Pgt: sotto Albertini e Moratti si è costruito molto, pensando a una Milano da 2 milioni di persone, ma poi molte case sono rimaste sfitte…
Milano si sta ripopolando. E quando riprendono gli investimenti, si crea lavoro, allora si attira altra gente.
Promette di azzerare l’Irpef, come?
Favorendo lo sviluppo, razionalizzando e digitalizzando la macchina comunale e, soprattutto, trattando col Governo su quel 30% di tasse milanesi che restano a Roma. Da sindaco aprirò subito un tavolo col Governo, cosa che Beppe Sala non può certo fare, visto che è stato scelto da Renzi.
Cosa pensa dei progetti per il post Expo? E che ne sarà di Città Studi?
Il Technopole è un progetto utile, anche se non mi piace il modo in cui è stato calato dall’alto. Ma noi vogliamo fare di più, con lo spostamento dell’università, i campus, portare la ricerca. La Statale si potrà spostare solamente  quando ci sarà un progetto economico credibile.
Se non dovesse vincere, resterà in Consiglio?
Sicuramente, ormai sono votato alla politica. Certo, di fronte a un tragico insuccesso, se non dovessi arrivare neanche al ballottaggio, un po’ di domande me le farei, ma se raccolgo consensi, continuo sicuramente. ANDREA SPARACIARI

2 Giugno 2016
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