RECTIFY
7:44 pm, 31 Maggio 16 calendario

Daniel, il condannato che divide gli States

Di: Redazione Metronews
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TV Immaginate di essere rinchiusi per 20 anni nel braccio della morte di una prigione Usa, accusati di aver stuprato e ucciso la vostra fidanzatina 16enne e che per tre volte avete sfiorato l’esecuzione. Immaginate poi di venire liberati, perché la prova del Dna fa riaprire il vostro caso e di dover tornare da una famiglia che non riconoscete, in una cittadina che negli anni è completamente cambiata. Il tutto mentre i vostri conoscenti si dividono sulla vostra innocenza o colpevolezza.  Se ci riuscite, comprenderete il dissidio psicologico di Daniel (Aden Young),  protagonista di “Rectify”, la serie in onda ogni venerdì alle 22 su Sky Atalntic.  Per capire il livello, i produttori, Johnson e Bernstein, sono gli stessi di “Breaking Bad”.  
Aden, “Rectify” negli Usa è un cult e fa discutere: se ne riconosce il merito?
Il merito è tutto dell’autore Ray McKinnon: ha un talento straordinario nella scrittura, non perde mai di vista la visione generale e ha una grandissima passione. Io sono solo un attore, ma se mi venisse chiesto di recitare la parte di Daniel per venti stagioni, lo farei.
Come descriverebbe “Rectify”?
Immaginate di essere a cena con la vostra famiglia e ricevere una telefonata che vi dice: “Vostro figlio è accusato di omicidio”. La vostre vite ne escono distrutte, impiegate anni a ricostruirvi un’esistenza normale, finché vostro figlio torna a casa e forse non è colpevole. Le implicazioni – devastanti – sono il fulcro della serie.
Come affronta la libertà il suo personaggio?
È molto difficile per Daniel, esce di prigione e ha gli occhi di tutti addosso. Ha vissuto completamente separato dal mondo per vent’anni, rifugiato in un mondo tutto suo e fatica ad ambientarsi.
Se Daniel fosse colpevole come reagirebbe il pubblico?
Molti non proverebbero più empatia per lui. Ma lo scopo di “Rectify” non è scoprire se è colpevole, bensì dimostrare che tutti possiamo prendere una vita: se Daniel non fosse innocente, non potremmo fare altro che riconoscere la sua umanità e il suo lato mostruoso, un lato che abbiamo tutti.
Lei invece come la prenderebbe?
Se fosse colpevole… mi spezzerebbe il cuore. LORENZA NEGRI

31 Maggio 2016
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