Arcangelo Badolati/Io d'amore non muoio
7:12 pm, 30 Maggio 16 calendario

Badolati: Uomini incapaci di accettare la sconfitta

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA «Sara Di Pietrantonio? Come Fabiana Luzzi: vittime di uomini, assassini, incapaci di accettare la sconfitta». Parola di Arcangelo Badolati, giornalista e scrittore, che nel suo nuovo libro “Io d’amore non muoio” (Luigi Pellegrini editore) racconta di donne strappate alla vita con forza, bruciate, accoltellate, lapidate, fatte a pezzi. Ma anche di donne coraggiose e vittoriose che hanno attraversato e fatto la storia.
Badolati, lei sostiene che l’uomo esprime nel femminicidio la sua estrema debolezza.
Sicuro. Nell’iconografia millenaria l’uomo è abituato a lasciare più che a essere lasciato e arriva ad uccidere la ragione della sua sconfitta: vive la chiusura del rapporto come tradimento.
Perché l’orribile fine di Sara?
Quando lei scopre la vera natura del ragazzo che la ossessiona con le sue gelosie, sms, messaggi continui scambiati all’inizio per attenzioni, lo lascia per tornare, finalmente, a respirare. Infatti, si riprende la sua libertà e per questo paga con la vita il coraggio di buttarsi alle spalle una storia malata.
Ma perché bruciarla?
Non è soltanto per cancellare le tracce biologiche ma per distruggere l’immagine, eliminare col fuoco il “problema”. Proprio come accadde a Fabiana, la 16enne calabrese che l’ex fidanzatino accoltellò per 24 volte, per poi cospargerla di benzina e darla alle fiamme, mentre lei lo implorava di risparmiarla.
Dell’ex di Sara si diceva che avesse l’aria di “bravo ragazzo”. Ci sono dei segnali che vanno ascoltati prima che sia tardi, un campanello d’allarme?
Certo. Si parte sempre da una violenza psicologica che poi diventa fisica: il potenziale killer diventa sempre più ossessivo, si trasforma in stalker e poi passa alle mani prima di uccidere e magari anche togliersi la vita…
Un consiglio che, visti i tanti casi da lei analizzati e passati in rassegna, si sente di dare alle donne?
Mai accettare un ultimo appuntamento o, comunque, mai andarci sole, perché, come fu anche per la collega Maria Rosaria Sessa, è sempre quello fatale. Se hai chiuso non farti impietosire.
 
ORIETTA CICCHINELLI
 

30 Maggio 2016
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