ROBERTO GIACHETTI
10:38 pm, 29 Maggio 16 calendario

Il litorale di Ostia sarà la Barceloneta di Roma

Di: Redazione Metronews
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ROMA Superare la stagione di Mafia Capitale dotando il Comune di regole certe, per tornare a investire. Roberto Giachetti, candidato sindaco di centro sinistra, spiega a Metro cosa intende fare per Roma in caso di vittoria.
La città  dopo il terremoto di Mafia Capitale ha ridotto ogni tipo di appalto. Come superare questa paralisi?
Da una parte rafforzando il decentramento amministrativo nei Municipi, destinando loro più fondi; dall’altra istituendo la centrale unica degli appalti, che consente un controllo ferreo sulla regolarità delle gare. Finora, a titolo di esempio, la manutenzione delle strade  era effettuata attraverso decine e decine di appalti ad affidamento diretto, favorendo la corruzione.
Come distribuire più fondi ai Municipi, con la situazione debitoria del Campidoglio?
I miei avversari sostengono la necessità di rinegoziare i tassi di interesse del debito capitolino, pari circa al 4,5%, con la Cassa Depositi e Prestiti. Io aggiungo che non solo i tassi vanno rivisti all’1-2%, ma che il debito può essere acquistato dal ministero dell’Economia e rinegoziato con quest’ultimo. E poi dovremo porre la massima attenzione al bilancio ordinario.
A proposito di bilancio e di spending review non crede che la macchina capitolina abbia troppi dipendenti?
La priorità è riorganizzare l’amministrazione, valorizzare i suoi dipendenti, migliorare la loro formazione. È prioritario eliminare gli sprechi, e agganciare i fondi dell’Ue a cui la Capitale non accede per mancanza di progettazione. Roma deve tornare a investire.
Partiamo dai trasporti. Cosa farebbe?
La prima cosa è la lotta all’evasione: tornelli in uscita nelle metropolitane e 150 controllori in più. E  restituire a Roma quei 60 km ci corsie preferenziali perse negli ultimi anni. Credo nell’utilità della Metro C, che deve  realizzare in centro le sue fermate, per dare un servizio fondamentale ai turisti e offrire ai romani l’opportunità di vivere il cuore della città lasciando a casa l’auto. Par far questo occorre che la Soprintendeza sia coinvolta direttamente nella realizzazione dell’opera. I soldi spesi per le infrastrutture saranno un ritorno economico. Vogliamo anche che la manutenzione dei mezzi torni ad Atac: le sue officine possono diventare un punto di riferimento per altre aziende di trasporto in tutto il centro sud. E poi c’è la Roma-Lido, sulla quale il governo ha stanziato 180 milioni, fondi vitali per realizzare un punto importante.
Cioè?
Ostia e il mare di Roma possono attrarre centinaia di migliaia di turisti. Questo territorio deve trasformarsi nella Barceloneta di Roma, quel lungomare che ha rappresentato la rinascita della capitale catalana. Tra gli scavi di Ostia Antica, il castello di Giulio II, oggi chiuso per mancanza di fondi, e l’accesso al mare, non sfruttare il litorale è una follia.
Insediamenti rom, l’Ue ci chiede di superare questa emergenza. Lei cosa farà?
Se sarò sindaco chiuderò nei primi 100 giorni due campi, per ora non dico quali. Fare questo significa avviare percorsi di inclusione per chi ne ha diritto. Altrimenti, con la logica delle ruspe, per ogni insediamento chiuso ci ritroveremo il giorno dopo con tre campi abusivi nuovi.
PAOLO CHIRIATTI

29 Maggio 2016
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