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5:30 pm, 26 Maggio 16 calendario

Spiagge trasformate in enormi discariche

Di: Redazione Metronews
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ROMA Un tappeto multicolore. È quello che si trova su gran parte delle spiagge italiane, dove al posto della sabbia e delle conchiglie a farla da padrone sono i rifiuti, spiaggiati o gettati direttamente: di ogni forma, genere e dimensione come bottiglie, mozziconi, calcinacci, stoviglie usa e getta, e poi tanti bastoncini di plastica, ciò che rimane dei cotton fioc passati dal water per arrivare in mare. È quanto emerge dall’indagine “Beach litter” realizzata per il terzo anno da Legambiente che ha monitorato a maggio 47 spiagge: un’area di 106.245 mq dove sono stati trovati 33.540 rifiuti (in media 714 ogni 100 metri).
La regina è la plastica
Anche quest’anno regina indiscussa rimane la plastica (76,3% degli oggetti trovati), seguita da mozziconi (7,9%), rifiuti di carta (5,5%), metallo (3,6%), vetro/ceramica (3,4%), legno (1,3%), tessili (1,2%) e gomma (0,8%). Le tre tipologie più presenti sono i pezzi di plastica e polistirolo (22,3%) molto pericolosi perchè frammentati, i cotton fioc (13,2%) e i mozziconi (7,9%). Seguono tappi e coperchi, bottiglie di plastica, reti da pesca, stoviglie usa e getta di plastica, materiale da costruzione, bottiglie di vetro e contenitori di detergenti. «Rifiuti che fanno male all’ambiente, alla fauna, all’economia e al turismo – ricorda Legambiente – tartarughe marine, uccelli e mammiferi possono restare intrappolati nelle reti abbandonate o morire per soffocamento dovuto all’ingestione di rifiuti».
Maglia nera alla foce del Tevere
Le situazioni più critiche del 2016 sono state rilevate sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino, in prossimità della foce del Tevere, dove si accumulano i rifiuti provenienti dal fiume. Qui sono stati censiti oltre 5.500 rifiuti in 100 metri, il 67% dei quali imputabile alla cattiva depurazione. “Maglia nera” anche per la spiaggia di Olivella nel Comune di Santa Flavia (Palermo), con 1.252 rifiuti in 100 metri di spiaggia, circondata e sfregiata anche da manufatti di cemento. «Il problema dei rifiuti spiaggiati è solo la punta dell’iceberg – ha commentato Rossella Muroni, presidente di Legambiente – infatti circa il 70% dei rifiuti che entra a contatto con l’ecosistema marino affonda. È urgente mettere in programma azioni per la riduzione dei rifiuti in mare e nella fascia costiera, agendo su depurazione e imballaggi».
Un fine settimana di impegno e pulizia
«La spiaggia e il mare sono un bene comune da proteggere e non una discarica». Sino a domenica Legambiente organizza “Spiagge e fondali puliti” con centinaia di appuntamenti in tutta Italia. «Se non sopporti più di vedere la tua spiaggia piena di plastica e rifiuti allora sei dei nostri!». Così Legambiente lancia le azioni sulle coste che venerdì, sabato e domenica vedranno migliaia di volontari impegnati «per combattere l’indifferenza e chiedere maggiore rispetto e tutela per il mare».
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26 Maggio 2016
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