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8:25 pm, 24 Maggio 16 calendario

Dipendenti pubblici anziani e sfiduciati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Gli impiegati pubblici sono costati nel 2015 oltre 7 miliardi in meno rispetto al 2009, ma hanno una media di cinquant’anni, sono mal distribuiti e vittime di sfiducia. È la fotografia dei dipendenti pubblici italiani, messi a confronto con i colleghi francesi e britannici, scattata da una ricerca presentata alla ventisettesima edizione del Forum Pa. L’indagine evidenzia diverse problematicità. Tra queste, l’invecchiamento degli impiegati italiani, che sfiorano i 50 anni di età media e non vedono entrare giovani: quelli con meno di 35 anni erano il 10,3 % nel 2011 e ora sono l’8% (contro il 25% del Regno Unito e il 27% della Francia). In più, gli impiegati sotto i 25 anni, ossia assunti direttamente dall’Università, sono assenti (0,9%).
Nessuna riorganizzazione della “macchina”
Altro fattore rilevato dall’indagine è la riduzione delle spese per gli stipendi dei dipendenti pubblici, che sono diminuiti dai 171,6 miliardi del 2009 a 164,26 nel 2015 (mentre sono cresciuti in Francia e Gran Bretagna). Gli impiegati pubblici italiani costano meno per via del blocco dei contratti e della riduzione del personale. La tenuta del rapporto tra costo del personale pubblico e Pil – che si è ridotto dal 10,9% del 2007 al 10,6% nel 2015 – non è stata accompagnata da una riorganizzazione della “macchina”. Inoltre, se in alcuni comparti (come la scuola) si sono persi circa centomila dipendenti dal 2007 e nelle Regioni e negli enti locali, gli impiegati si sono ridotti di oltre 43 mila unità, sono cresciuti invece di oltre 23 mila unità quelli delle Regioni a Statuto speciale.
Crollo della stabilizzazione
I dipendenti pubblici in Italia non sono troppi (14,7% rispetto al totale), ma sono mal distribuiti: si passa dai 95 impiegati pubblici per 1.000 abitanti della Valle d’Aosta ai 41 della Lombardia. L’indagine segnala un crollo della stabilizzazione del lavoro flessibile, ma non dei lavoratori a tempo determinato (che sono ancora il 10%). Su tutto grava un «tragico tasso di sfiducia degli italiani» verso le amministrazioni pubbliche.
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24 Maggio 2016
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