Malagò, non c’è problema di omofobia nello sport

“Abbiamo giocato d’anticipo, come spesso succede da parte dello sport, sia per delle precise indicazioni da parte istituzionale, sia perché condividiamo in pieno questo messaggio. La lotta all’omofobia  fa parte integrante ormai del nostro statuto. Così come è giusto che non ci siano indicazioni di natura razziale, religiosa, xenofoba, è giusto che vada puntualizzato anche questo aspetto. Siamo contenti che il Coni abbia messo nero su bianco, ma non è solo un problema di pezzi di carta o di parole, ma di comportamenti”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, a margine della presentazione del Golden Gala di atletica, commenta l’introduzione del reato di omofobia nello statuto del Coni nella giornata mondiale contro l’omofobia.  Alla domanda se sia un problema nello sport, Malagò ha risposto che “non penso sia un problema reale. Poi come tutte le cose, in Italia siamo 60 milioni di persone,  ci possono essere dei casi che magari vengono giustamente evidenziati dai media, ma in generale non penso ci sia un problema reale”. “Spesso se c’è il conforto di un attestato formale può essere di stimolo per accelerare un percorso di coming out”, conclude.
LA PRESSE