Internazionali d'Italia
3:30 pm, 13 Maggio 16 calendario

Domenica Panatta al Foro per volere di Malagò

Di: Redazione Metronews
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Il principe torna a casa, il condizionale non è più d’obbligo. Adriano Panatta, dopo un lungo esilio, domenica rimetterà piede sul centrale del Foro Italico. Lo ha deciso il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che vuole ricordare e celebrare la squadra che nel 1976 vinse l’unica Coppa Davis della storia tricolore. Proprio su quel campo Centrale che sempre quarant’anni fa incoronò Panatta Re degli Internazionali (2–6, 7–6, 6–2, 7–6 in finale sull’argentino Vilas).
Così lontani, eppure ancora così vivi, i ricordi di quei cori scanditi a ritmo di battito di mani dagli spalti: “A-dria-no, A-dria-no”. Era l’alba di una nuova era per il tennis italiano, era l’inizio dell’età – seppur fugace –  dell’oro. Perché quel ragazzo del popolo, figlio del custode del Tennis Club Parioli, era stato capace di scalare le classifiche fino a diventare numero 4 del mondo, vincendo anche uno Slam, lo stesso anno a Parigi. E nella capitale mondiale della Terra Rossa non lo hanno dimenticato. Tra poche settimane sarà proprio lui, il Cristo dei Parioli, a premiare il vincitore del Roland Garros sul palco del Philippe Chatrier.
Eppure, a casa sua Adriano è ospite indesiderato. Il motivo? Banale: Angelo Binaghi – presidente della Federazione Italiana Tennis – e Panatta semplicemente si detestano, per usare un eufemismo, e nemmeno troppo cordialmente. Vecchie ruggini, legate alla successione alla presidenza di Paolo Galgani e a discusse gestioni degli Internazionali ai tempi in cui l’ex campione romano era direttore del torneo (Panatta è stato per lunghi anni anche capo dell’area tecnica della Federazione, nonché capitano di Coppa Davis). Un match, quello Panatta-Binaghi, giocato anche nelle aule di tribunale, e che ha avuto come effetto finale più evidente la lontananza di Adriano dal Foro e da tutto ciò che fosse il tennis italiano targato Fit.  Per scelta reciproca, diciamo così. Un anno fa, prima del Roland Garros, Adriano disse in un’intervista a Metro: «Io non metto piede al Foro Italico. Anche se mi invitano, ringrazio ma non ci vado. Non amo essere fisicamente vicino a una persona che c’è lì». 
Ma quest’anno ricorrono i 40 anni dall’ultima Davis vinta, oltreché dall’ultimo successo di un italiano sul Centrale del Foro Italico. Si può celebrare e festeggiare Flavia Pennetta per il suo successo a New York e il suo ritiro dalle scene e nulla dire sui 4 moschettieri che vinsero l’Insalatiera in casa di Pinochet? Un po’ controvoglia, raccontano nei corridoi del Foro, Angelo Binaghi, manager tosto e attento all’immagine, accetta il pressing di Malagò per rendere omaggio alla squadra di Nicola Pietrangeli, e una decina di giorni fa parte una lettera, a firma Malagò e Binaghi, con l’invito a tutta la squadra per sabato 12 alle 18.30 sulla terrazza Lounge del circolo del Tennis. Ma Panatta, va da sé, rifiuta la convocazione dei due presidenti. Troppo misera e nascosta, come celebrazione, questa la critica avanzata sulla location prescelta.
La vicenda si mette male – siamo a lunedì scorso – tanto che Giovanni Malagò, amicissimo di Panatta, romano e romanista come lui, intuita la mala parata decide di prendere in mano la situazione e di imporre al presidentessimo della Federtennis una celebrazione in grande stile: domenica, sul campo centrale, prima della finale del torneo maschile. Una celebrazione, come cristo (quello appunto dei Parioli) comanda. E basta polemiche. Il Foro Italico è un impianto del Coni, qui la Federtennis è ospite, non lo dimentichiamo.
Panatta otterrà così il tappeto rosso sul suo Centrale (che poi, ironia della sorte, lui vinse il torneo sul vecchio campo principale, quello che ora è il “Pietrangeli”…) e il bagno di folla davanti al pubblico romano. Con lui domenica sfileranno i vecchi compagni di squadra, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli e Corrado Barazzutti (anche lui, quante ruggini con Adriano), oltre a capitan Pietrangeli, eletto negli ultimi anni dalla Fit di Binaghi a unica e indiscussa leggenda del tennis italiano. Gran cerimoniere, il presidente del Coni Malagò. Ubi maior…
FLAVIO DI STEFANO
(nella foto di qualche anno fa, Adriano Panatta e Giovanni Malagò nei locali del Canottieri Aniene)

13 Maggio 2016
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