Jobs Act
9:06 pm, 11 Maggio 16 calendario

In Francia il jobs act senza il sì dei deputati

Di: Redazione Metronews
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FRANCIA  Dopo settimane di proteste in strada e polemiche in Parlamento, il governo francese ha deciso  di imporre la controversa riforma del lavoro, bypassando il voto dell’Assemblea Nazionale. L’esecutivo ha infatti concordato l’uso dell’articolo 49.3 della Costituzione che permette l’adozione della legge per decreto. L’articolo era già stato utilizzato l’anno scorso per alcune leggi di liberalizzazione delle attività economiche, tra cui l’apertura dei negozi il sabato. 
L’Assemblea nazionale può replicare a questa decisione  presentando entro 48 ore una mozione di censura al governo, che richiede la maggioranza assoluta dei voti e, in caso di via libera del Parlamento, determina la caduta del governo.
Il presidente Francois Hollande ha detto di considerare «conveniente» il ricorso del governo socialista all’articolo costituzionale 49.3 per approvare la riforma del lavoro, poiché una «minoranza di parlamentari bloccava l’adozione di questa legge malgrado i compromessi che erano stati trovati». Hollande, che ha detto di voler prendere in considerazione la corsa per la rielezione l’anno prossimo solo se riuscirà ad abbassare il tasso di disoccupazione, spera che la riforma possa incoraggiare le imprese ad assumere.
La decisione arriva dopo settimane di mobilitazioni dei sindacati e proteste che sono anche degenerate in violenze.
La parentela con il nostro Jobs Act
Jobs Act e Loi Travail possono dirsi parenti, essendo nati in un quadro più generale europeo di flessibilizzazione del mercato del lavoro, in entrata e in uscita.
Le similitudini tra i due modelli sono strutturali, e riguardano il favorire i licenziamenti, ridurre i ricorsi al giudice, aumentare la flessibilità. Sui licenziamenti cambia anche il ruolo del giudice che, come in Italia, perde molta discrezionalità.
Le differenze, tutele per chi resta senza lavoro e  controlli sui lavoratori. In Francia si crea il “conto personale di attività” in cui conservare i diritti assistenziali, previdenziali e sanitari. E si vuol dare al datore di lavoro la possibilità di controllare i dipendenti tramite pc o tablet aziendali.
METRO

11 Maggio 2016
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