MAFIA CAPITALE
10:48 pm, 10 Maggio 16 calendario

Mafia Capitale e Ostia Tassone: “Mai preso tangenti”

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Nessuna tangente per favorire le coop di Salvatore Buzzi, ma regolari contributi per la campagna elettorale di Enrico Gasbarra. Un pagamento di soli 5000 euro, a fronte dei 30 mila contestati dalla procura, regolarmente versato all’associazione “le Aquile” vicina all’europarlamente Pd, per finanziare la sua scalata in Europa nel 2014.
Ostia e Andrea Tassone sono stati i protagonisti della 69 esima udienza del processo Mafia Capitale, in cui il legale dell’ex presidente del X municipio, Antonio Palma, per circa tre ore ha messo “sotto torchio” il capitano del Ros Federica Carletti, con l’obiettivo di ribaltare le tesi della procura. Palma è sicuro: “Tassone non ha mai preso 30 mila euro da Buzzi”, e a difesa del suo assistito ha citato più volte un’intercettazione di Buzzi del 13 maggio 2014, in cui il ras delle coop avrebbe spiegato la spartizione dei contributi elettorali per le europee del 2014: “La campagna costa 40 mila euro, 25 mila euro più 5 a Ostia, 30mila euro, 25 su Roma per Umberto e 5 su Tassone a Ostia’’.
Nessuna corruzione, nè favoritismi. Più volte la difesa di Tassone ha rispedito al mittente ogni accusa, scaricando le irregolarità accertate sulla macchina amministrativa del X municipio e contestando il milione e 200 mila euro che, secondo l’accusa, sarebbe arrivato su Ostia dalla Regione Lazio, grazie ad un emendamento dell’allora consigliere regionale di Fi Luca Gramazio, detenuto presso il carcere di Rebibbia.”Nelle intercettazioni Buzzi parla di un milione e 200mila euro ma non siamo riusciti a dimostrare – ha ammesso Carletti – che quei finanziamenti su spiagge e verde derivassero da un intervento di Gramazio’’.
Secondo un documento della Ragioneria del Campidoglio, citato e depositato da Palma, quei fondi in realtà non arrivavano dalla Pisana ma da Roma Capitale, e lo stesso Gramazio, a metà mattinata, ha preso la parola per confermare la vicenda. “È grottesco, da un anno e mezzo sento questa storia, ma quel finanziamento non esiste”. Ma se per una giornata gli imputati hanno potuto tirare un respiro di sollievo, visto l’esito, considerato positivo, del controesame, a riportare l’ordine in aula ci ha pensato il giudice Rosanna Ianniello, la quale ha duramente ripreso la compagna di Buzzi, Alessandra Garrone, che si sarebbe allontanata dall’aula bunker di Rebibbia durante la pausa pranzo: “Se risuccede, la considero un’evasione”.
MARCO CARTA

10 Maggio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo