Elezioni
8:06 pm, 8 Maggio 16 calendario

Pasticci sulle liste Fassina rischia a Roma

Di: Redazione Metronews
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ROMA La fretta, e forse anche il disamore verso la politica che ha reso più difficile raccogliere le firme per le liste, ha giocato un brutto scherzo al candidato sindaco della sinistra a Roma. Così Stefano Fassina rischia di restare tagliato fuori dalla corsa. Ma moduli e cavilli hanno creato pasticci anche a Milano e Cosenza.
Rischio alterazione elezioni
Le grane per Fassina sono dovute a due problemi diversi: sulla lista civica che lo appoggiava mancavano le date di raccolta delle sottoscrizioni; mentre per la lista “politica” (Si più Sel) sono state ritenute valide meno firme di quelle richieste. «Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste – ha commentato lo stesso Fassina – si tratta di una decisione che, se fosse confermata, altererebbe pesantemente l’esito delle elezioni amministrative nella Capitale. Presentiamo subito ricorso e nelle prossime ore decideremo quali ulteriori iniziative intraprendere». E mentre c’è già chi si interroga su dove potrebbero finire i voti della sinistra romana, i Verdi «esprimono solidarietà a Fassina sperando in un esito positivo del ricorso», pronti in caso contrario «a farsi carico di molti temi di quest’area che sono comuni a quelli ecologisti».
Moduli vecchi a Milano e Cosenza
A Milano la commissione elettorale ha invece ricusato la lista di Fratelli d’Italia-An per il Consiglio comunale perchè nei moduli dei candidati mancava la dichiarazione singola di non rientrare nei casi di incandidabilità previsti dalla legge Severino. Un «mero errore materiale», dicono i presentatori della lista che hanno presentato un’istanza di revisione. Modulo di accettazione sbagliato – perchè “vecchio” – per i candidati della lista “Fuxia People” a sostegno di Maria Teresa Baldini. La commissione elettorale ha così escluso l’unica donna in corsa per la carica di sindaco di Milano. La chirurga ex campionessa di basket se la prende con la burocrazia e annuncia ricorso al Tar. Colpo di scena anche a Cosenza, dove la lista “Cosenza Popolare” espressione degli alfaniani è stata esclusa dalla commissione elettorale per una serie di «banali ma difficilmente sanabili irregolarità nella procedura di presentazione dei candidati». Anche qui moduli di accettazione “vecchi” senza le prescrizioni della legge Severino.
La “lista del Grillo”
Rabbia del M5S per l’ammissione a Torino di una lista di disturbo. È stata infatti ammessa dalla commissione elettorale alle comunali di Torino la “lista del Grillo”, formazione di disturbo promossa dal mago delle liste “civetta” Renzo Rabellino. Secondo la Commissione elettorale non c’è confusione perchè nel simbolo dei Cinque Stelle non c’è più la parola Grillo.
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8 Maggio 2016
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