Ranieri, the normal one ha il mondo ai suoi piedi

CALCIO Così va il mondo. Adesso tutti scoprono il genio di Claudio Ranieri (ultimo in ordine di tempo, Mourinho: «Vivo con commozione questo momento magico della sua carriera»), dimenticando di averlo chiamato fino all’altro ieri di volta in volta perdente, vecchio oppure bollito (quest’ultima è dei media greci). Tutto il mondo ai piedi di “sir” Claudio Ranieri.  A partire dal premier italiano  Matteo Renzi: «Ci sono dei momenti in cui le favole semplicemente accadono. Nella storia del calcio inglese resterà per sempre l’avventura incredibile del piccolo Leicester, che sotto la guida di un italiano per bene e serio, Claudio Ranieri, ha vinto il campionato contro tutto e contro tutti. La fiaba è diventata realtà». E il mondo del calcio si inchina: Ancelotti ha parlato di «storica vittoria», Allegri ha celebrato «l’organizzazione della scuola italiana», il ct azzurro Antonio Conte lo ha definito «il simbolo dell’eccellenza italiana». Spalletti gli ha mandato a dire «you are the best».  E Francesco Totti, che con Ranieri sfiorà lo scudetto nel 2010, esulta: «Complimenti mister, te lo sei meritato! Sei stato davvero un grande». Nel cuore di  Roma,  a Testaccio, si stanno preparando a festeggiare il  figlio del “sor Mario”, quello che aveva la macelleria in piazza: la festa si terrà domenica 15. Dal canto suo, Ranieri ha reagito a tutto questo con il consueto aplomb: ieri si è mostrato a taccuini e telecamere, dopo aver diretto come se niente fosse l’allenamento delle 10.30. Il tecnico ha osservato: «Se avessi vinto questo all’inizio della carriera forse avrei potuto dimenticarlo. Ma ora sono vecchio e posso ricordarlo. Sono felice per i tifosi, il presidente e la comunità di Leicester».
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