Riparte la Grande Brera Il Mibac stanzia 40 mln

CITTA’  Un “tesoro” da 40 milioni. È il finanziamento concesso a Milano dal Mibac il 1° maggio scorso e messo nero su bianco nel “Piano strategico turismo e cultura”. Soldi destinati al progetto “Grande Brera”, grazie ai quali si potrà procede all’ampliamento della Pinacoteca nella sua sede storica di via Brera e all’adeguamento della caserma Mascheroni Magenta e Caracciolo che in futuro ospiterà parte delle attività dell’Accademia di Belle Arti.
Nel suo insieme, il finanziamento andrà a coprire oltre il 50% dei costi di un progetto risalente al lontano 2008 e che ha vissuto alti (pochini) e (molti) bassi. Dopo anni di attese, i primi soldi arrivarono solo nel 2013, quando il Cipe stanziò 23 milioni che furono destinati quasi integralmente alla sistemazione conservativa di Palazzo Citterio, in vista dell’allargamento della Pinacoteca. Una destinazione favorita dal fatto che il palazzo fosse immediatamente disponibile.
Discorso diverso per la caserma, oggetto di una lunga trattiva  a tre tra Accademia, ministero della Difesa e ministero della Cultura (con il Comune spettatore interessato). Motivi del contendere lo spostamento delle attività militari residue, il ricollocamento di un archivio storico lì ospitato,  la risistemazione degli spazi a fini didattici.
Di fatto il progetto si arenò lì, perché mancavano i fondi. Ora, con i nuovi fondi, si riprenderanno sia lavori che progetti. Con questi 40 milioni, infatti, si potranno terminare i cantieri e predisporre il   progetto condiviso che regalerà agli allievi dell’Accademia spazi degni della tradizione di Brera. ANDREA SPARACIARI