Cultura e ricerca, parte un piano da 3,5 miliardi

 ROMA. Tre miliardi e mezzo di euro destinati «da subito» a cultura e ricerca. Con l’ok del Comitato interministeriale per la programmazione economica, è stato varato da una parte il Programma Nazionale della Ricerca 2015-2020, documento che stanzia 2,5 miliardi per gli investimenti pubblici destinati alla ricerca scientifica, dall’altro il Piano Strategico Turismo e Cultura proposto dal ministro dei Beni culturali e del Turismo e finanziato con 1 miliardo. Ieri la presentazione nel dettaglio.
 Pnr e capitale umano
«Il Pnr – ha illustrato il ministro Stefania Giannini – è uno strumento strategico che abbiamo nelle mani per investire nel capitale umano». Aerospazio, agrifood, salute e industria 4.0 sono i cardini del Programma, che punta anche a infrastrutture e alla ricerca nel Sud. Con il Pnr «le risorse pubbliche destinate al settore aumentano del 25%». Esse «puntano ad attrarre ricercatori per evitare la fuga all’estero». Il 42% delle risorse andrà al capitale umano, il 14% alle infrastrutture di ricerca, il 20% alla cooperazione pubblico-privato e alla ricerca industriale, il 18% alla ricerca nel Mezzogiorno, il 5% all’internazionalizzazione. Il Pnr prevede il reclutamento di seimila giovani in più nel sistema, fra dottorati e ricercatori, fra il 2016 e il 2020. Quali i tempi? «2.700 di questi giovani saranno presi già nel primo triennio», e «entro l’estate di quest’anno usciranno i bandi per la creazione di queste nuove posizioni». Per le infrastrutture, i bandi usciranno invece dopo l’estate. Critici i Cinque Stelle che contestano che si tratti di «soldi già esistenti», già previsti dal piano Letta (piano che poi non ebbe  il tempo di essere finanziato poiché cadde il governo).
Fondi alla Cultura
 Dall’Aquila alla Reggia di Caserta, da Palazzo Barberini di Roma fino al progetto Grande Brera e al completamento dell’Auditorium di Firenze. Sono 33 gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale in tutta Italia, da Nord a Sud, periferie comprese, che saranno attivati grazie al miliardo di euro stanziato dal Piano Strategico Turismo e Cultura: «È il più grande intervento sul patrimonio culturale della storia repubblicana», ha spiegato il ministro Franceschini. “Gli interventi partiranno subito perché non sono annunci ma risorse già deliberate e finanziate”.
METRO