IL LIBRO
9:42 pm, 27 Aprile 16 calendario

Cantona, quel gesto folle rivive in un romanzo

Di: Redazione Metronews
condividi

CALCIO  Quel 25 gennaio 1995 a Selhurst Park Eric Cantona decise di fare la storia. Ma a modo suo. Il tifoso Matthew Simmons lo insultò all’uscita dal campo e lui lo stese senza remore. Le immagini fecero il giro del pianeta. E la lente di Andrea Romano parte da qui, raccontandoci in “Cantona. The King” (Giulio Perrone editore, 150 pagine, 13 euro), allargando gli attimi di giorni epici e lontani, scandendo la storia attimo per attimo. Il libro sarà presentato oggi alle 18 a Roma, presso la libreria Mondadori di via Piave 18, dal giornalista di Sky Mario Sconcerti.
Quanto è stato difficile entrare in questa storia e raccontarla con così tanti particolari dall’angolo visuale del campione?
    È stato naturale. Il rischio era quello di lasciarsi affascinare dal lato oscuoro di Cantona,  fermandosi solo a compilare unalista dei suoi “colpi di testa”. Scegliendo il romanzo, invece, mi sono potuto concentrare sul suo aspetto più intimo, sulle debolezze e sulle paure dell’uomo che si nascondeva dietro al campione.  
Il “suo” Cantona non tradisce quasi mai emozioni. Eppure il ritmo del romanzo è nervoso, incalzante. Perché?
L’idea era quella di far entrare il lettore in un incubo, in una bolla sospesa fuori dal tempo. Era l’unico modo per descrivere lo stato d’animo di un uomo che in pochi minuti è passato da dio a reietto. Quello che mi interessava era raccontare l’improvvisa solitudine di un uomo che il giorno prima aveva il mondo ai suoi piedi.     
Fu un gesto forte. Ma in quel momento, con il calcio alle prese con gli hooligans, può aver avuto anche un significato simbolico?
Con quel calcio Cantona ha abbattuto una barriera, ha ribaltato lo stereotipo di violenza. Ha messo gli inglesi davanti a quei fantasmi che la Lady di Ferro sembrava aver sconfitto. E le istituzioni e i media non gliel’hanno perdonata.
A.B. 

27 Aprile 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA