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10:13 pm, 27 Aprile 16 calendario

Amianto, è vietato ma si trova in vendita

Di: Redazione Metronews
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Roma. Azzurri o verdi, con fiorellini disegnati a contrasto, un comodo manico per trasportarli in giro e la capacità di conservazione fino a un litro di bevande o alimenti caldi. Comodi, carini, e velenosi. Sì perché i thermos in vendita sugli scaffali dei negozi di Treviso avevano all’interno la pericolosa fibra di amianto crisotilo. Lo hanno scoperto i tecnici dell’Arpa Veneto con una speciale tecnica di microscopia elettronica e il ministero della Salute ha ritirato dal commercio i thermos provenienti dalla Cina ricordando che «nel nostro Paese è vietato dalla legge 257 del 1992 commercializzare materiali con amianto». Invece accade più spesso di quanto il ministero della Lorenzin sospetti. Infatti è accaduto frequentemente il sequestro di thermos realizzati in Cina: ma non è un caso isolato. Già a gennaio la stessa marca di thermos era stata sequestrata e casi simili sono stati riscontrati nel 2014 e nel 2015. 
«Oggi è la giornata mondiale delle vittime dell’amianto e c’è un solo modo per cercare di fare prevenzione e ridurre il numero delle vittime: eliminare l’amianto dalle nostre città e dal nostro Paese»: lo ha detto Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente alla giornata di studio di Casale Monferrato, l’epicentro della spoon river italiana.
Strage annuale
Ancora oggi muoiono in Italia 4mila persone ogni anno per tutte le malattie asbesto correlate, con oltre 21mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2012. A 24 anni dalla sua messa al bando l’amianto è ancora diffusissimo sul nostro territorio: il Cnr stima che ci siano ancora 32 milioni di tonnellate. 
Il Programma nazionale di bonifica dei siti di interesse nazionale conta 75 mila ettari di territorio in cui è accertata la presenza di materiale in cemento amianto, il ministero dell’Ambiente riporta oltre 44mila siti contenenti amianto di cui 2236 bonificati e 41350 ancora da bonificare. 
Ma le stime sono destinate a crescere visto che il report annuale molte regioni non l’hanno mai inviato: la Calabria non è pervenuta mentre altre 5 regioni (Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata) non hanno fornito i dati del 2014. 
È un ginepraio di situazioni molto variegate quello dei risarcimenti. È il caso delle scuole: in 2400 c’è amianto e il personale che vi ha lavorato non è preso in considerazione. E poi  casi eclatanti: i 18 parenti delle vittime delle Officine Meccaniche nel Padovano si sono visti riconoscere un oltre 2,7 milioni di risarcimenti. Ma l’allora amministratore della società Dino Marchiorello, oggi 92 anni, già presidente della Banca Antonveneta risultava, già all’inizio del procedimento, nel 2011, nullatenente. 
Lo smaltimento rimane l’anello debole della catena: ci sono solo 24 impianti autorizzati (a marzo 2015) a ricevere materiali con amianto in 11 regioni (Sardegna, Piemonte, Toscana, Emilia, Lombardia e Basilicata, Abruzzo, Friuli, Liguria e Bolzano) e con volumetrie in calo. La metà dei rifiuti raccolti in Italia finiscono in Germania, con costi spropositati. La legge di Stabilità 2015 ha messo a disposizione 45 milioni all’anno fino al 2017 per la bonifica dei siti industriali. 
“Subito il piano nazionale amianto”: si terrà domani presso la Sala Regina della Camera dei Deputati il convegno organizzato da Cgil, Cisl, Uil per chiedere al governo di approntare al più presto il piano nazionale amianto. Sarà presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.
STEFANIA DIVERTITO

27 Aprile 2016
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