L’Egitto ha arrestato un consulente della famiglia Regeni

EGITTO Ahmed Abdallah, capo della Commissione egiziana per i diritti e libertà, organizzazione egiziana che documenta le sparizioni forzate nel Paese, arrestato al Cairo, prestava attività di consulenza per la famiglia di Giulio Regeni. Lo rendono noto in un comunicato i genitori del ricercatore italiano torturato e ucciso. «La famiglia Regeni esprime preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente coinvolti nella ricerca della verità circa il sequestro, le torture e l’uccisione del figlio Giulio. Particolare angoscia – recita la nota – suscita l’arresto del dott. Ahmed Abdallah, che sta offrendo attività di consulenza per i legali della famiglia Regeni». Secondo Amnesty il presidente della ong «è stato prelevato nella sua abitazione nella notte dalle Forze speciali» ed «è accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo terroristico e promozione del terrorismo». «Siamo di fronte a un salto di qualità nelle azioni repressive dell’Egitto, l’azione politica italiana deve essere commisurata a questa escalation egiziana»,ha affermato il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, commentando l’arresto.
Intanto sono in totale 270 le persone arrestate lunedì dalle forze di sicurezza nell’ambito delle proteste contro il governo, tra loro decine di giornalisti, sette dei quali ancor a in carcere.
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