Campionato
9:05 pm, 25 Aprile 16 calendario

La folle rincorsa della Super Juventus

Di: Redazione Metronews
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CALCIO Nella settimana del ritorno in televisione di Rischiatutto, ci sta un “Allegria!” alla Mike Bongiorno. Per il popolo juventino, così è: quinto scudetto di fila, il filo incredibilmente riallacciato con la Signora del Quinquennio, il secondo di Allegri e via di questo passo. In netto anticipo, anche. Addirittura contro pronostico, dopo quel terribile inizio di stagione: mai nessuno era riuscito a vestirsi di tricolore dopo avere conquistato la miseria di dodici punti nelle prime dieci partite. Questa Juve sì: e le va reso onore. Semmai, è la concorrenza a doversi interrogare chiedendosi dove intendono andare e cosa vogliono fare negli anni futuri. Perché se nemmeno contro una squadra che ha regalato loro un quarto di campionato sono riuscite a portare a casa il risultato pieno, allora non si vede davvero come le varie Napoli, Roma e Inter possano pensare di arrivare davanti a tutti di qui a qualche mese. Discorsi che verranno. Intanto, Agnelli e compagnia certamente già pensano a come vincere il sesto di fila: partiranno da favoriti, ovviamente.
Due mesi per ingranare
Adesso però è il momento di celebrare questa Juve. La Juve che aveva salutato Pirlo, Tevez, Vidal e Llorente, dando il benvenuto a Khedira, Dybala, Cuadrado, Alex Sandro eccetera. Ci hanno messo un paio di mesi a ingranare, poi non ce n’è stato più per nessuno e la serie di 24 vittorie nelle ultime 24 partite è lì a confermarlo: Dybala (capocannoniere della squadra sia in campionato che in generale) è già arrivato a 20 gol e gliene manca solo uno per eguagliare Tevez nel suo primo anno bianconero, Khedira ha superato vari acciacchi risultando determinante quando ha giocato, Cuadrado è stato il 12° uomo per eccellenza, Alex Sandro ha ipotecato il futuro e via di questo passo.
Manca la ciliegina
Certo, è mancata la ciliegina sulla torta di una Champions vissuta più a lungo: la squadra è però mediamente giovane e potrà rifarsi. Non sono nemmeno mancati gli infortuni, più del solito: Allegri (3° scudetto personale) però si è confermato un maestro nel fare fuoco con la legna a disposizione. Nessun pianto, nessuna lamentela: lavoro, fiducia e risultati. Questo è quanto. In attesa di rinnovare il contratto fino al 2018 (con opzione per il 2019), di ricomprarsi Morata e di accogliere André Gomes (portoghese del Valencia), primo probabile acquisto per rinforzare il centrocampo (Marchisio tornerà in autunno) e spaventare ancor più la concorrenza. Come se ce ne fosse il bisogno.
DOMENICO LATAGLIATA
 
BUFFON: “QUELLA PARATA SU GLIK…”
calcio Gioia immensa. Perché, come ha ricordato ieri Allegri, «in estate si dava tutto per scontato, c’era un’aria pericolosa. Siamo stati bravi, nessuno ci avrebbe scommesso un euro. Spiace solo per l’uscita dalla Champions, ma abbiamo un grande futuro e non solo in Italia». Dove la concorrenza è stata sbaragliata: «Non pensavo potessimo vincere così in anticipo. Quando dicevo che si sarebbe deciso tutto all’ultimo, avevamo tanti punti di ritardo rispetto a chi ci stava davanti». Poi, capitan Buffon: «La mia parata più importante? Quella che ho fatto su Glik sull’1-1 nel derby d’andata. Se il Toro avesse segnato quel gol, non avremmo forse trovato lo slancio per la nostra cavalcata». Infine, Dybala: «Nessuno ha vinto sei scudetti di fila: oggi siamo nella storia, ma l’anno prossimo possiamo diventare gli unici. Lo scudetto è per mio padre (scomparso anni fa, ndr), che ha lottato per avere un figlio calciatore. Sarebbe strafelice».
QUALCHE NUMERO
Ormai anche i sassi sanno che la Juve ha vinto 24 delle ultime 25 partite: impressionante. Di conseguenza, il girone di ritorno dei bianconeri ha viaggiato a ritmi da record: tre soli gol subiti finora, con Buffon rimasto imbattuto 973’ (primato, ovviamente). Sono arrivate anche quindici vittorie di fila e scusate se è poco. E ancora: Pogba, con l’assist di testa per Mandzukic in quel di Firenze, ha piazzato il dodicesimo passaggio vincente della sua stagione. Quanto al croato, ha segnato 4 reti nelle ultime 5 partite e 13 in totale: per come si sbatte in ogni zona del campo, super pure lui. Di Dybala si è detto altrove e quindi va sottolineato che pure Morata è andato in doppia cifra (11) e che Zaza ha segnato il gol vittoria contro il Napoli. Infine, lo Stadium: la Juve non subisce gol nel suo impianto dal 13 dicembre, quando a riuscirci fu (su rigore) Ilicic.
D. LAT.

25 Aprile 2016
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