Tpl, oltre allo sciopero il record di permessi
ROMA Lo stop al trasporto pubblico, proprio in occasione del Natale di Roma, ha rischiato di paralizzare la città, quando l’Atac ha appreso che un numero anomalo di dipendenti aveva chiesto permessi o malattie, che avrebbero provocato pesanti disagi oltre l’orario dello sciopero, ridotto dalle 8:30 alle 12:30 su disposizione del prefetto Franco Gabrielli.
La municipalizzata ieri mattina ha scoperto che 26 macchinisti delle linee A e B della metropolitana si erano messi in malattia o avevano fatto richiesta di permesso, così come altri dipendenti. Un boom anomalo, che sulla linea B si è tradotto nel triplo dei turni solitamente scoperti. Atac ha avviato immediatamente visite fiscali per le richieste di malattia e controlli sulla legittimità dei permessi. Alla fine il peggio è stato scongiurato e il servizio dal pomeriggio è tornato gradualmente regolare.
Il braccio di ferro tra l’azienda e le sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero (Usb, Faisal Confai, Or.Sa., Sul e Utl) riguarda anche le cifre sull’adesione allo sciopero. Per Atac si è attestato al 10,5%, per i sindacati l’agitazione di 4 ore ha lasciato nei depositi il 70% dei mezzi di superficie, la chiusura delle linee A e B della metropolitana, il servizio di un solo treno sulla Roma-Lido e forti rallentamenti sulla Roma-Viterbo.
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