Secondo nuove fonti Giulio Regeni fu arrestato

EGITTO Il ricercatore italiano Giulio Regeni, torturato e ucciso al Cairo, sarebbe stato fermato dalla polizia e poi trasferito in un compound gestito dai servizi di sicurezza il giorno in cui scomparve, il 25 gennaio. Lo avrebbero riferito fonti di intelligence e di polizia smentendo la versione ufficiale fornita dalle autorità egiziane secondo cui i servizi di sicurezza non avevano arrestato Regeni. Tre funzionari dei servizi segreti e tre fonti di polizia, separatamente gli uni dagli altri, hanno confermato a Reuters che la polizia ha avuto in custodia in alcuni momenti lo studente prima che morisse. Il Cairo smentisce: «Non vi è alcun legame tra Regeni e la polizia o il ministero degli Interni o i servizi di sicurezza. Non è mai stato tenuto in nessuna stazione di polizia e non è mai stato qui», ha dichiarato a Reuters il dipartimento di Comunicazione dell’Homeland Security.
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