Allegri aspetta il titolo e si conferma alla Juve

CALCIO Scudetto dietro l’angolo. Il quinto di fila, il secondo per Allegri.
La Juventus stasera ospita la Lazio, che con Inzaghi in panchina ha fatto due su due: agli ospiti mancherà Candreva (Felipe Anderson titolare), ai bianconeri Morata squalificato. Il tecnico bianconero predica calma, ma nessuno si aspetta un tracollo simil Barcellona. E un paio di telenovele sono vicine alla fine: «Se avessi deciso di andare via, avrei informato la società un mese fa – così Allegri – Il club avrebbe così potuto pensare a un altro allenatore e io a un’altra squadra. Oppure sarei andato al mare, dove non si sta affatto male». Quanto a Pogba: «Non potendo avere eventualmente in mano i cento milioni della sua vendita, mi tengo Paul». Raiola permettendo. Ma probabilmente  così sarà almeno per un altro anno e confidando nel pieno recupero di Marchisio, operato ieri al ginocchio.
Spalletti  parla chiaro: “Mani addosso a nessuno”
Giornata fondamentale  anche per la corsa alla Champions: la Roma ospita il Toro reduce da tre vittorie in fila e non può permettersi passi falsi, vuoi per blindare la terza piazza e magari per sognare ancora e vuoi per non andare incontro a una crisi di nervi che si scatenerebbe dopo il caso Totti.
A tal proposito secca e chiarissima la dichiarazione di Luciano Spalletti: «Io non ho mai messo le mani addosso a nessun giocatore e mi sembra doveroso sottolinearlo». Quanto alle milanesi, se l’Inter è davvero sulla buona strada dovrà dimostrarlo vincendo a Marassi contro il tranquillo Genoa, anche per non mollare del tutto la presa sul possibile terzo  posto.
E il Diavolo? Giocherà domani, arriva il Carpi: si aspetta la terza gara decente di fila di Balotelli. Nel caso ne arrivassero poi anche altre, è difficile che Conte si commuova ma è sempre meglio non escludere alcuna opportunità.
DOMENICO LATAGLIATA