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11:58 pm, 17 Aprile 16 calendario

Trivelle, al voto il 32% Renzi: demagogia non paga

Di: Redazione Metronews
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ROMA Va a vuoto il referendum per fermare lo sfruttamento sino a fine giacimento delle piattaforme marine all’interno delle 12 miglia. L’affluenza è stata sopra il 32%, ben al di sotto del 50% più uno degli aventi diritto al voto che era la soglia per la validità. Il premier Matteo Renzi ha commentato a caldo il risultato: «Basta odio e guerra civile ideologica. Tiriamo fuori l’Italia migliore. Nel referendum ci sono però sconfitti e vincitori: hanno vinto le 11 mila persone alle quali abbiamo salvato il posto di lavoro. Gli sconfitti non sono gli italiani che sono andati a votare, ma quei pochi consiglieri regionali e presidenti di Regione che hanno cavalcato il referendum per esigenze personali e particolari».
Impegno sulle rinnovabili
Renzi è tornato sulla «sofferta» scelta di invitare a non andare a votare, «ma serviva a non mettere in crisi un intero settore produttivo». Il premier ha lasciato aperta la strada all’impegno per le rinnovabili «nelle quali siamo leader, ma alle quali non si può passare da qui a domani mattina». Poi un nuovo affondo contro le Regioni: «Se tanto avevano a cuore il mare, perchè in questi anni non hanno speso i soldi europei per i depuratori?».
Emiliano: le Regioni hanno vinto
Ma il fronte del Sì non ci sta a parlare di “sconfitta”. «Il referendum è stata una straordinaria vittoria delle Regioni di fronte ad un governo che prima voleva trivellare nelle 12 miglia – ha ricordato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – il mancato quorum è un grande regalo economico ai petrolieri. Ma il messaggio che arriva dagli italiani al Governo è quello che deve cambiare politica energetica e industriale, deve smetterla di far entrare nei ministeri le lobby invece di dialogare con le Regioni». «Sono andati a votare 15 milioni di persone – ha sottolineato il deputato di Possibile, Civati – il premier ha vinto le primarie con due milioni di voti e quando fece il famoso 40% alle europee erano 11 milioni di voti. I suoi scherani che insultano gli elettori che sono andati a votare dovrebbero andare a nascondersi».
Record di votanti a Matera e Lecce
Il picco di votanti per il referendum si è registrato in Basilicata con oltre il 50% (in particolare nella provincia di Matera dove si è toccato il 53%) e in Puglia (in provincia di Lecce). Due territori in prima linea nella disfida del petrolio. Affluenza alta anche in Veneto (Padova e Venezia) e in Emilia Romagna (in particolare a Bologna e Ferrara). Urne referendarie disertate invece quasi completamente in altre tre Regioni del Sud Italia: Campania, Calabria e Sicilia. Alle quali si aggiunge anche il Trentino-Alto Adige; mentre la Valle d’Aosta è tra le Regioni virtuose.
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17 Aprile 2016
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