Mobilità: i torinesi snobbano auto e Tpl

TORINO La crisi ha frenato la mobilità dei torinesi. Negli ultimi 10 anni è calato l’uso delle auto ma anche dei mezzi pubblici.
È quanto emerge dalla ricerca, realizzata dall’Agenzia della mobilità piemontese, che il 12 aprile sarà presentata ai sindaci dei comuni della regione soci dell’Agenzia, guidata dall’assessore torinese ai Trasporti Claudio Lubatti. Nell’area della città metropolitana sono stati intervistati, come campione, 25.740 cittadini e il periodo preso in esame è il decennio tra il 2004 e il 2013. Emerge che i residenti dell’area metropolitana hanno effettuato nel 2013, in quello che è definito il giorno feriale medio,  due milioni e 962 mila spostamenti, dei quali 962 mila «motorizzati», ossia in auto o con mezzi pubblici. Rispetto al 2010 si registra una diminuzione del 13,7% della mobilità complessiva. Ma è soprattutto la mobilità con auto e mezzi pubblici che registra un arresto diminuendo del 20% in 10 anni. Un’erosione costante: nel 2010 erano il 18,6% i torinesi a scegliere metro e bus, mentre adesso sono il 18% e questo nonostante tutte le politiche dell’amministrazione per incentivare il tpl a discapito dell’auto.
Il grande boom, invece, lo hanno registrato le bici, ma i torinesi preferiscono quelle di proprietà a quelle condivise. Nel 2013 la mobilità in bici ha raggiunto 87.000 spostamenti nel giorno feriale medio. Per quanto riguarda invece il bike sharing emerge un volume di spostamenti esiguo rispetto alla mobilità di una bici personale: i residenti dell’area metropolitana hanno effettuato nella giornata feriale media circa 1.700 spostamenti con la bici condivisa.
REBECCA ANVERSA