Renzi su Bagnoli: adesso decido io

NAPOLI Guerriglia urbana a Napoli per l’arrivo del premier Matteo Renzi. I manifestanti si scagliano contro la polizia: lancio di sassi contro idranti, con un bilancio di 11 agenti feriti. «Possono insultare, minacciare e tirare sassi – la risposta a brutto muso del premier – noi siamo più forti delle minacce e più decisi dei loro insulti. Abbiamo promesso che il Paese lo sblocchiamo e lavoriamo per questo». Così Renzi, dopo aver visitato il carcere minorile di Nisida con il ministro della Giustizia, annuncia: «Oggi al via la bonifica. Elimineremo la colmata di Bagnoli. La politica da anni si rimpalla in modo meschino le responsabilità».
“Abbiamo deciso di decidere”
«Noi no – rivendica il premier – non siamo come gli altri: noi abbiamo deciso di decidere. E presentiamo il progetto di bonifica. Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: non c’è nessuna cementificazione, ma solo il rispetto del piano regolatore. E non solo: eliminiamo la “colmata”, cioè il più grande scandalo ambientale, bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi di rifiuti lasciati per anni in condizioni atroci». Alla cabina di regia in Prefettura, in aperta contestazione, non si è però presentato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. «Non sono minimamente interessato alle contrapposizioni – la replica di Renzi – ma siamo al quinto anno di governo dell’amministrazione cittadina… se avessero fatto quel che dovevano, non ci sarebbe stato bisogno del commissariamento a Bagnoli. Noi non modifichiamo strumenti urbanistici, ma facciamo la bonifica della “colmata” attesa da tutti, di che parliamo?. Il nostro obiettivo – ha concluso Renzi – non è sanare le ferite del passato, anche se lo stiamo facendo, ma restituire un pezzo di futuro».
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