sanità lombardia
8:44 pm, 6 Aprile 16 calendario

La requisitoria del pm sulle utilità di Formigoni

Di: Redazione Metronews
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MILANO «Mentre la sanità affondava come il Titanic, loro andavano in barca e bevevano champagne». È l’immagine scelta dal pm Pedio per aprire la requisitoria contro l’ex presidente lombardo, Roberto Formigoni, accusato di associazione a delinquere e corruzione. Alla sbarra anche il faccendiere Daccò (già in carcere) e l’ex assessore regionale alla Sanità, il ciellino Antonio Simone. Per l’accusa, Formigoni sarebbe stato corrotto con un flusso di denaro «calcolato al minimo in 8 milioni di euro», per garantire agevolazioni a Fondazione Maugeri e Ospedale San Raffaele.
Versioni surreali in vicenda drammatica
Non soldi liquidi, ma “utilità” che avevano la forma di vacanze, yacht a disposizione, lo sconto sull’acquisto di una villa in Sardegna e finanziamenti per la campagna elettorale del 2010. Per i pm la versione di Formigoni, che sulle gite in barca parlava di vacanze con amici, è «surreale e patinata in una vicenda così drammatica». Secondo Pedio, «oltre 70 milioni sono stati rubati ai malati della Lombardia, soldi destinati a curare i pazienti, ai posti letto, all’acquisto dei farmaci». I magistrati ritengono inoltre di aver ricostruito il giro dei soldi, nascosti in una struttura fatta di «oltre 50 veicoli societari, tutte scatole vuote» create in molti paesi offshore, da Panama alle Antille olandesi.
L’equivalenza regali come tangenti
Formigoni, presente in aula, si è rifiutato di rispondere ai giornalisti. Il processo, oltre per il livello degli imputati, è destinato a fare storia: qualora infatti i giudici dovessero accogliere la tesi dei pm, si stabilirebbe il principio che i “regali amicali” equivalgono alle tangenti, così come molti investigatori sostengono da tempo. Un punto fermo che potrebbe riverberarsi in molti altri processi.
ANDREA SPARACIARI

6 Aprile 2016
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