Porto di Mare
7:29 pm, 6 Aprile 16 calendario

La nuova vita di Porto di Mare

Di: Redazione Metronews
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CORVETTO Housing sociale sul 30% della superficie; impianti sportivi, incubatori di start up, piste ciclabili nelle vaste aree verdi curate e attrezzate, sul restante 70%. È il (bel) futuro che attende gli 1,2 milioni di mq dell’area tra l’ex discarica di Porto di Mare, il depuratore di Nosedo e il Parco della Vettabbia, fino a poco tempo fa zona franca di campi rom abusivi e imprese inquinanti. Ieri il vicesindaco Balzani e il ministro dell’Economia Padoan hanno presentato il piano di rinascita dell’area sottratta al degrado e all’abusivismo grazie agli sgomberi del 2014 (le ultime realtà regolari saranno trasferite a breve). Un nuovo inizio possibile grazie alla cooperazione tra palazzo Marino e Consorzio del Canale Milano-Cremona-Po, ente nato nel 1941 e ormai prossimo all’estinzione.  A gestire le trattative col Comune, l’avvocato Enrica Maria Ghia.
Avvocato, quali sono le tappe del progetto.
Stiamo terminando l’iter preliminare per le bonifiche, affidato a Mm. Quando sarà chiaro ciò che nasconde il terreno, partiremo con le gare, credo a fine 2016 e quindi con i lavori (che pagheremo noi del Consorzio). Ma a quel punto la palla sarà già passata al Comune, che è a tutti gli effetti proprietario dell’area, e l’Ente potrà scomparire perché divenuto inutile.
Uno caso unico… Avete un’idea dei costi di bonifica?
No, ma palazzo Marino ha già bloccato 3 dei 9 milioni  con i quali ha rilevato da noi l’intera area.
La trattativa col Comune è durata oltre tre anni, quale è stato il momento più duro?
Direi l’inizio del tavolo con la giunta Pisapia. Dopo lo stallo con la giunta  Moratti (quando l’Amministrazione  stanziò i 9 milioni per acquistare l’area, ma “dimenticò” di firmare l’atto, ndr), nel 2013 decidemmo di intervenire. Assoldammo dei detective affinché certificassero e filmassero le numerosissime attività illegali che si svolgevano nell’area. Con quelle immagini  andammo poi alla Procura della Repubblica chiedendo il sequestro della zona e che il sindaco Pisapia ne fosse nominato commissario. Una buona mossa, perché così si aprì il dialogo. Soprattutto con l’allora assessore Lucia de Cesaris, la quale poi è stata la vera artefice della rinascita. Da allora è stata una strada in discesa.
Come sarà il nuovo Porto di Mare?
Sarà un’area sicura, riqualificata e modellata secondo il progetto degli architetti francesi Lamouche, Robergeaud e Chatelain, vincitori di una gare europea, che è già incluso nel Pgt.  ANDREA SPARACIARI

6 Aprile 2016
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