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8:33 pm, 3 Aprile 16 calendario

Renzi su Tempa Rossa: Vedetevela con me

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Ho scelto io di fare questo emendamento. L’idea di sbloccare le opere pubbliche e private l’abbiamo presa noi. I magistrati vogliono sentirmi? Eccomi. Se vogliono interrogarmi mi possono interrogare non solo su Tempa Rossa, ma anche su tutto il resto che abbiamo sbloccato». Matteo Renzi si assume la responsabilità in prima persona dell’emendamento che di fatto sbloccava lo sfruttamento del giacimento di  Tempa Rossa in Basilicata finito nell’inchiesta della Procura di Potenza, che ha portato alla dimissioni della ministra Federica Guidi e fa scudo alla ministra Maria Elena Boschi.
Primi interrogatori di garanzia
Ma i pm, che indagano anche sui presunti illeciti nella gestione dei rifiuti dell’impianto Eni di Viggiano, fanno sapere di non avere interesse ad ascoltare Renzi, mentre sentiranno sia la Guidi («non ho rivelato segreti, né favorito mio marito») che la Boschi. Quest’ultima oggi farà il punto sull’iter dell’emendamento, che avrebbe avuto “sollecitazioni” non dalla Total, ma dall’ambasciata britannica per la Shell. Oggi a Potenza iniziano gli interrogatori di garanzia. Indagati anche Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato maggiore della Marina, e Valter Pastena, dirigente della Ragioneria dello Stato.
L’emendamento contestato
Cosa riguarda esattamente quel fatidico “comma 552”, contenuto nel maxi emendamento del governo alla legge di Stabilità 2015, che l’ex ministra Guidi si affrettava a comunicare al compagno? Con quel comma sono state assimilate alle opere strategiche «le opere e le infrastrutture necessarie al trasporto, allo stoccaggio, al trasferimento degli idrocarburi in raffineria; le opere accessorie, i terminali costieri e le infrastrutture portuali strumentali allo sfruttamento di titoli concessori, comprese quelle localizzate fuori dal perimetro di coltivazione». In questo modo le “opere e infrastrutture necessarie alla filiera energetica” hanno potuto sfruttare la scorciatoia del regime dell’autorizzazione unica, secondo la quale l’ok agli interventi è rilasciato dal ministero dello Sviluppo economico – d’intesa con le Regioni – nell’ambito di una sola procedura. ICosì tutte le infrastrutture (anche esterne) necessarie allo sfruttamento delle concessioni possono avere il via libera senza altre autorizzazioni se non quella del ministero. Una manna per il sito di Tempa Rossa, contrastato dalla Regione Puglia, dal Comune di Taranto e dagli ambientalisti.
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3 Aprile 2016
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