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6:48 pm, 31 Marzo 16 calendario

Il nuovo Servizio civile sarà su scala europea

Di: Redazione Metronews
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ROMA Si avvicina la realizzazione del Servizio civile “universale”. Il Senato ha approvato in seconda lettura il disegno di legge delega di riforma del Terzo settore. L’articolo 8 modifica il Servizio civile, inserendo il concetto di «difesa non armata della Patria» e della «promozione dei valori fondativi della Repubblica». Si prevede che i giovani stranieri – regolarmente in Italia – possano partecipare ai bandi ed è contemplata la possibilità di svolgere una parte del Servizio civile in un altro Paese europeo.
Voto alla Camera entro l’estate
 
I tempi, però, non saranno immediati. Dopo l’ok di Palazzo Madama (con 146 sì, 74 contrari e 16 astenuti) il ddl di riforma del terzo settore deve infatti tornare alla Camera per il via libera finale (atteso entro l’estate). A quel punto il governo avrà un anno di tempo per approvare i decreti attuativi. «Vogliamo aprire la strada al progetto “Odysseus”, la proposta lanciata dall’Italia per realizzare un vero Servizio civile a livello europeo – commenta Francesca Bonomo, responsabile Pd per il Servizio civile – il richiamo alla difesa non armata della Patria assume oggi un significato ancora più profondo: unire le forze dei giovani per portare supporto alla comunità nei momenti più difficili».
Più trasparenza
Il ddl riguarda però l’intero Terzo settore, che viene trasformato in un soggetto giuridico: associazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni e associazioni di promozione sociale avranno caratteristiche comuni riconosciute per legge. Vengono istituiti il Consiglio nazionale del Terzo settore e il Registro unico degli enti (contro i 33 registri attuali) «per semplificare le procedure e garantire una piena trasparenza». E ancora: vengono ridefiniti i Centri di servizio per il Volontariato e sono previste facilitazioni normative e fiscali per “fare impresa” con finalità sociali. Nascerà, infine, la Fondazione Italia Sociale per «sostenere la realizzazione e lo sviluppo di interventi innovativi da parte di enti di Terzo settore rivolti, in particolare, ai territori e ai soggetti più svantaggiati». «Una nuova mangiatoia – tuona il M5S, che ha votato contro il ddl – che potrà utilizzare soldi pubblici in modo del tutto arbitrario per finanziare attività private».
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31 Marzo 2016
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