Sofia Ricci: Maternità e umanità, secondo me

ROMA Dopo il ritorno sulle scene di pochi anni fa, Elena Sofia Ricci si lancia in nuova appassionate sfida: la regia. E lo fa con Mammamiabella!, spettacolo su paure e speranze di chi si appresta a diventare madre, in scena all’Ambra Garbatella fino al 2 aprile.
Com’è debuttare da regista?
Dura, anche perché fino a poco tempo fa non avevo  intenzione di farlo. Sono una persona molto esigente e, in questa nuova avventura, mi sono scoperta ancor più rigorosa.
Si è ispirata a qualcuno in particolare?
Ho lavorato con molti bravi registi nel corso della mia carriera. Gli insegnamenti dei quali ho fatto più tesoro sono stati sicuramente quelli di Armando Pugliese.
La sua lunga lontananza dal teatro è stata una scelta o una semplice casualità?
Un po’ tutte e due le cose. Mi piace cambiare e sono stata coinvolta in tanti bei progetti cinematografici e televisivi. Ma avevo un gran desiderio di tornare al mio primo amore.
Mammamiabella! è solo un omaggio alle donne che si apprestano a partorire?
No, vuol essere una riflessione divertita sulla maternità, ma anche una commedia sull’umanità in genere. È piena di personaggi tipici, ci sono tanti colori e movimento. È uno spettacolo per tutti, mamme e bambini.
Lei è per la famiglia tradizionale?
Io penso che l’unica cosa veramente necessaria in una famiglia sia l’amore.
Quale vuole essere il messaggio della pièce?
Che la vita, in fin dei conti, è una gran bella cosa.
 
DOMENICO PARIS