Il rebus di Conte rosa in alto mare

CALCIO Una brutta sberla tedesca, non c’è che dire. E se è vero – come dice Conte – che a nessuno importa nulla dell’Italia se non in prossimità di Mondiali ed Europei, adesso chel’evento si avvicina, tutti si preoccupano. Perché la Germania è apparsa di unaltro pianeta e perché viene difficile immaginare che di qui a un paio di mesi l’Italia possa scoprire chissà quali talenti. “Non mi ero esaltato dopo il pareggio contro la Spagna, non mi deprimo adesso”, le parole di Conte. Al raduno di Coverciano si presenteranno in 27, poi si scenderà a 23: sedici sono sicuri (infortuni permettendo), sette vanno ancora a caccia del pass. In sostanza sono certi i tre portieri (Buffon, Sirigu e Perin), Darmian, Barzagli, Bonucci (polemiche annacquate, dopo il fastidio muscolare accusato martedì: rimarrà fermo solo tre giorni e sabato, contro l’Empoli, non avrebbe giocato perché squalificato) Chiellini e Astori in difesa, Marchisio, Verratti, Parolo, Florenzi e Candreva a centrocampo, El Shaarawy, Pellè e Immobile in attacco. Sul resto, ci sarà da lavorare. Davanti a Buffon serviranno esterni freschi, con Antonelli e De Silvestri avvantaggiati su De Sciglio, mentre in mezzo al campo De Rossi potrebbe tornare in gioco dopo il fallimento di Thiago Motta: Montolivo, Soriano e Jorginho restano però in lizza così come Bonaventura. In attacco, infine, Eder ha perso smalto nell’Inter e posizioni in azzurro, mentre Bernardeschi andrà ancora valutato così come Zaza.
DOMENICO LATAGLIATA