Da Bertolaso l’apertura all’avversario Marchini
ROMA Nel caos che regna tra i candidati di centrodestra per il Campidoglio, Guido Bertolaso “apre” ad Alfio Marchini. Dai microfoni di Radio Città Futura l’ex capo della protezione civile ha spiegato: «Se uno vuole diventare sindaco e dare una mano a questa città ridotta in condizioni drammatiche, è bene guardarsi intorno e in questo caso vedere se con Marchini sono possibili sinergie. Stiamo al momento parlando solo di ipotesi, io con lui non ho ancora parlato, ma registro che mentre gli altri chiacchierano su percentuali di sondaggi ed equilibri di potere, Marchini è l’unico, oltre a me, a parlare dei problemi dei romani». Un’opzione, quella lanciata ieri da Bertolaso, che a suo dire non ha nulla a che vedere con i sondaggi che lo danno all’8%, e che ha liquidato come poco attendibili.
Da parte sua il diretto interessato ha lasciato parlare l’ex consigliere comunale della lista Marchini, Alessandro Onorato, che ha ringraziato per l’endorsement, ha apprezzato il coraggio di Bertolaso, ma in sostanza ha puntualizzato che Marchini correrà per conto suo da primo cittadino, e Bertolaso ha ipotizzato che nell’eventuale “sinergia” non rinuncerà alla candidatura da sindaco. La manovra di Bertolaso non è piaciuta all’ex alleata e leader di Fdi Giorgia Meloni che dai microfoni di Porta a Porta ha detto: «Sarebbe incomprensibile agli elettori di Forza Italia. Tradirebbe che l’unica voglia di Fi è quella di far perdere me, sarebbe una sorta di riedizione del Patto del Nazareno». E rivolgendosi al leader azzuro Silvio Berlusconi, sponsor di Bertolaso, ha commentato: «Il tema della leadership del centrodestra dipende dalle scelte che fa Berlusconi. Se lui decide di perdere a Roma vuol dire che è lui che non è più il leader del centrodestra».
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