Bosnia, Karadzic è colpevole di genocidio

L’AIA A quasi 21 anni dal massacro di Srebrenica, è arrivata la sentenza di condanna per Radovan Karadzic. L’ex leader politico dei serbo-bosniaci è stato riconosciuto dal Tribunale penale internazionale per l’Ex Jugoslavia a L’Aja colpevole di genocidio e crimini contro l’umanità, con una condanna a 40 anni di carcere. L’ex psichiatra è stato riconosciuto responsabile anche di persecuzioni, uccisioni, stupri, trattamenti inumani e deportazioni, in particolare rispetto all’assedio di Sarajevo, che si concluse dopo quasi 4 anni e 10 mila morti. Assolto, invece, da una seconda accusa di genocidio per fatti avvenuti in sette comuni della Bosnia, per la quale i giudici hanno giudicato di non avere prove sufficienti sulle intenzioni dell’accusato. Secondo il Tpiy, Karadzic, in qualità di presidente della Repubblica Srpska, era «in prima linea nello sviluppo e messa in atto dell’ideologia» dei serbi di Bosnia, durante una guerra costata oltre 100 mila morti e 2,2 milioni di sfollati tra il 1992 e il 1995. karadzic presenterà appello.
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