Land of Mine
7:20 pm, 23 Marzo 16 calendario

Roland Moller svela il segreto oscuro dei danesi

Di: Redazione Metronews
condividi

CINEMA «Oggi, che gli immigrati bussano alle porte, che c’è un mondo che chiede di entrare, dobbiamo pensare che non possiamo fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a  noi. Che è esattamente ciò di cui parla il film, anche se racconta di un passato remoto, alla fine della Seconda guerra mondiale». Parole di Roland Moller, protagonista di “Land of Mine – Sotto la sabbia” (in sala da oggi), storia vera e terribile del massacro di un gruppo di giovanissimi soldati tedeschi che all’indomani della resa nazista nel ’45, furono utilizzati per eliminare oltre 2 milioni di mine dalle coste danesi. Un massacro silenzioso. Una storia sconvolgente di guerra, odio e vendetta.
Mr. Moller, come mai questa storia  è rimasta segreta per così tanti anni?
Sicuramente per il fatto che noi danesi non ne siamo orgogliosi. Alla Danimarca piace rappresentarsi come una nazione “buona”, che aiuta le persone, che aiuta tutti nel mondo, dalla Germania alla Svezia. Ma guardando al passato di certo non si è comportata bene, sa com’è: meno se ne parla, più facilmente si dimentica.
Quanto è stato difficile realizzare questo film?
Molto. Nel cinema ci sono quattro regole: non si fanno recitare i bambini; non si fanno recitare gli animali; non si lavora con la sabbia e non si lavora con l’acqua. Noi le abbiamo violate tutte e quattro. Però è andata bene. La più grande sfida è stata l’attesa: quando cammini sulla sabbia lasci le tue impronte, quindi ogni volta, siccome alcune scene sono state ripetute 7-8 volte, dovevamo attendere che gli addetti sistemassero la sabbia. Un lavoro pazzo, come in fondo sono un po’ pazzo anche io.
Cioè, se si dovesse descrivere, come lo farebbe?
Sono un single, pazzo e appassionato. SILVIA DI PAOLA

23 Marzo 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA