TERRORISMO/BRUXELLES
8:42 pm, 23 Marzo 16 calendario

Kamikaze segnalato fu lasciato in libertà

Di: Redazione Metronews
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BELGIO La procura belga cerca di identificare il quarto uomo in fuga del gruppo di terroristi che hanno compiuto le stragi a Bruxelles, con un bilancio salito a 32 vittime e 270 feriti. Gli attacchi erano pianificati per il giorno di Pasquetta, ma sono stati anticipati dopo l’arresto il 18 marzo di Salah Abdeslam. I tre kamikaze che si sono fatti saltare in aria sono stati identificati: si tratta dei fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui (di 30 e 27 anni) e del 25enne Najim Laachraoui (l’artificiere degli attentati di Parigi). Ibrahim e Najim sono entrati in azione all’aeroporto, mentre Khalid ha colpito il convoglio della metro a Maelbeek.
Un testamento audio
Il presidente turco Erdogan ha reso noto che Ibrahim era stato arrestato in Turchia nell’estate 2015 e poi espulso con segnalazione di pericolo, «ma le autorità del Belgio lo liberarono – ha aggiunto Erdogan – perchè sostennero che non avevano prove di suoi contatti con terroristi». I due fratelli El Bakraoui – con pesanti condanne per “criminalità comune” alle spalle – hanno lasciato su un computer un testamento audio nel quale annunciano l’azione di Bruxelles per «vendicare» l’arresto di Salah Abdeslam e la morte di Mohammed Belkaid nel blitz a Forest. Gli investigatori hanno trovato anche un secondo messaggio audio nel quale Ibrahim esprimeva dubbi sulla sua missione: «Mi devo sbrigare, non so che fare, non sono più sicuro, sono ricercato ovunque. Sono nel panico. Non voglio ritrovarmi in una cella vicino a Salah Abdeslam». Tra i kamikaze dell’aeroporto è stato identificato grazie al dna Najim Laachraoui, l’artificiere che aveva affittato l’appartamento che fu usato come base per gli attacchi di Parigi.
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23 Marzo 2016
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