TERRORISMO/BRUXELLES
1:26 pm, 22 Marzo 16 calendario

Il testimone italiano: Una scena terribile

Di: Redazione Metronews
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BRUXELLES. «Ero sulla metro per andare, come ogni mattina, al lavoro, e sono sceso proprio alla fermata di Maelbeek, pochi minuti prima dell’esplosione. Dopo poco, la scena che mi si è presentata è stata terribile. L’occidentalissima Bruxelles, la capitale d’Europa, sembrava trasformata in uno di quei mercati arabi dopo lo scoppio di una bomba, quelli che purtroppo siamo abituati a vedere in tv e che ci sembrano tanto lontani da noi: corpi per terra con lenzuoli bianchi sopra, gente che piangeva e si disperava, visi coperti di sangue». È il racconto, all’Adnkronos, di un testimone italiano, funzionario della Commissione Europea. «Inutile negare che mi è andata bene, sarebbero bastati pochi minuti in più, un treno della metro preso qualche minuto più tardi…», aggiunge. «Così come è inutile negare che l’aria qui a Bruxelles sia tesa, nessuno ne parla ma tutti pensano che possa succedere qualcosa da un momento all’altro. Io stesso – conclude – dopo quello che è accaduto stamattina, ho pensato che mentre tutti sono concentrati sull’aeroporto e le fermate della metro di Maelbeek e Schumann, potrebbe scoppiare un’altra bomba in qualunque altra parte della città. Nonostante questo – conclude – continuerò a prendere la metropolitana, anche perchè non ho alternative. Insomma cerchiamo di non cambiare le nostre abitudini anche se, sempre più spesso, gli eventi ci costringono
a farlo». 
Come tutte le mattine stava passando davanti all’ingresso della Maelbeek Metro Station, in pieno centro di Bruxelles a pochi passi dalle istituzioni dell’Unione Europea “e improvvisamente sono arrivate tre auto della polizia che si sono messe di traverso sulla strada. I poliziotti, armi in pugno, sono entrati in fretta e furia nella metro. Ho visto che sono arrivati altri blindati della polizia e dei vigili del fuoco e lì ho capito che c’era stata un’esplosione anche li. Ho deciso di tornare indietro e avvisare chi si stava recando alla stazione”.  È la testimonianza di Elena Lai, giovane cagliaritana che lavora a Bruxelles in una importante società di consulenza internazionale, raggiunta telefonicamente dall’Adnkronos dopo l’esplosione alla Maelbeek Metro Station.  «Abito in un quartiere molto vicino alle istituzioni comunitarie dove c’è una piazza con numerosi ristoranti e bar, un ritrovo conviviale dove ci si ritrova spesso seduti ai tavolini dei locali. Io sono scappata molto velocemente quando ho capito che cos’era successo. La piazza ora è deserta e si sente che tira una bruttissima aria. Ero preoccupata – dice trafelata appena rientrata a casa di fretta – per i miei colleghi, ma ora so che anche loro sono al sicuro».
METRO
 

22 Marzo 2016
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