Elisa torna all’inglese e al punk

MUSICA Elisa torna a cantare in inglese. E lo fa con un cd diretto e coinvolgente sin dal titolo, “On”, in uscita venerdì: «Un lavoro molto fisico, che mi fa sentire accesa e connessa», spiega l’artista di Monfalcone. Solo due i brani in italiano, tra cui “Sorrido già” con Emma e Giuliano Sangiorgi. Il resto spazia fra soul, elettronica, memorie anni ’80 e tanto pop. «Anzi, è il mio album più pop in assoluto».
Perché è tornata all’inglese?
Il cd in italiano è stata una parentesi molto bella, ma con l’inglese mi sento più a mio agio. Un tempo ero una mosca bianca, oggi vedo che i ragazzi si esprimono bene con l’inglese, senza scimmiottare nessuno. Me ne sono accorta facendo il giurato ad “Amici”, esperienza nuova e curiosa, che ripeterò fra poco.
Parliamo di questo “On”…
È un album potente, che ho realizzato “in casa” col mio team. Un flusso di idee veloce e istintivo, che riflette il mio momento positivo. Dopo anni di introspezione, ho voluto fare qualcosa di estroverso. E questo vorrei comunicare anche col prossimo tour, da novembre. Penso a un live poco “spettacolare” e molto tirato.
Viviamo in un momento storico terribile: la musica può aiutarci?
Su di me ha un effetto taumaturgico. Credo che oggi si debba dare alle gente una carica di energia ed è quello che ho cercato di fare col mio disco.
Com’è cambiata la sua vita dopo la maternità?
Essere madre ti obbliga a non essere più al centro di tutto e a non vivere solo per te stesso. Sul lavoro mi ha reso meno dispersiva: ho poco tempo, devo focalizzare bene tutto.
Perché ha messo un tenero gattino in copertina?
Un ricordo dei gruppi punk/grunge anni ’90, che mettevano immagini delicate in copertina, in contrasto con la durezza del suono. È un po’ così anche per il mio cd: il gattino fuori e una botta d’energia dentro. DIGO PERUGINI