Dirottato a Maastricht pochi attimi dopo l’attentato

MILANO Roberto Daneo è un funzionario della Commissione europea che lavora a Bruxelles. Alle 8,15 di martedì mattina stava per atterrare all’aeroporto di Zaventem sul volo Easy Jet partito alle 7 da Milano. Un atterraggio che non è mai avvenuto perché il volo è stato dirottato a Maastricht. Lo abbiamo raggiunto appena tornato a Malpensa, alle 12,30.
Signor Daneo, come vi hanno avvertito di ciò che stava accadendo?
Non ci hanno detto nulla, solo che saremmo atterrati a Maastricht perché Zaventem era chiuso. Molti hanno rumoreggiato, ma io ho capito subito che era successo qualcosa di molto grave.
Come ha saputo degli attentati?
Appena abbiamo toccato terra, ho acceso il telefono e ho trovato le chiamate degli amici e il messaggio della Commissione che ci diceva di rimanere dove ci trovavamo e di non andare al lavoro.
Ha pensato di raggiungere comunque la capitale belga?
Sì, Easy jet ci ha proposto un bus per andarci e ci stavo pensando seriamente. Ho desistito quando ho saputo delle bombe alla stazione di Maelbeek, perché è la fermata del metrò che uso più spesso per andare al lavoro. Anzi, a pensarci bene, s fossimo atterrati con un po’ di anticipo, probabilmente sarei stato su quel treno… Alla fine, gli italiani sono tornati a casa e i belgi hanno raggiunto le loro famiglie con l’autobus.
Ora che farà?
La prima cosa abbraccerò la mia famiglia, poi controllerò la lista delle vittime, per vedere se c’è qualche collega. ANDREA SPARACIARI