Maurizio Guandalini
5:50 pm, 20 Marzo 16 calendario

Siamo tutti allo zoo “comunale”

Di: Redazione Metronews
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È inutile, caro Jannacci,  “..andare tutti allo zoo comunale per vedere come stanno le bestie feroci…”. Al comune di Napoli, i grillini  candidano sindaco un Brambilla di Monza. A Torino, Forza Italia, tifa per un ex onorevole che di cognome fa Napoli, a Roma,  il centrodestra, prima vuole Bertolaso, poi, Bertolaso dice no e vola a Londra, per ritornare,  libero da impegni, candidato unico, tra le braccia dell’onorevole Meloni, capo di Fratelli d’Italia, che lo accompagna in campagna elettorale.  
Ma non hanno fatto i conti con Salvini, della Lega, che vuole la Meloni al posto dell’ex capo della protezione civile.
E quindi la Meloni dice no a Bertolaso e si candida a sindaco in nome della Lupa. Ed è così convinta che vincerà che, insieme a Salvini, si sono premurati di dichiarare che, in caso di ballottaggio, voteranno i grillini. Mentre  Marchini, candidato a Roma “fuori dai partiti”, raccoglie i voti dei non-politici per eccellenza: i fittiani, gli adepti dell’ex Ministro pugliese Fitto, già sostituto in pectore di Silvio.
In politica ci vuole gente del fare che non fa politica, ha detto il cavaliere di Arcore: e infatti Berlusconi appoggia Mastella sindaco di Benevento.
A Milano, zona Palazzo Marino, ovunque ti volti c’è un manager, per la serie potrebbero stare in un unico partito con la stessa canzone monotono, cantilenante, da meeting room. I grillini meneghini danno il benservito alla loro candidata casalinga, eletta dalla mitica rete, perché.. sì, perché, non è “tirosa” come la Raggi a Roma. Meglio  Belen che vince, sicuro-sicuro,  al primo turno.
I piddini forti delle primarie hanno spaccato in cinque, candidati, il partito a Roma;  a Milano la sinistra-sinistra è agitata perché vuole un candidato tanto per dire esisto e rompere gli zebedei, mentre, a Napoli, il “nuovo” Bassolino reclama la Corte europea di Giustizia  per aver ragione di 3 voti taroccati, nel nome e per conto di chi, queste gabole, in vita sua, non le ha mai date?! 
 
Il Casaleggio guru gore dei Cinquestelle ad una domanda sulle amministrative ha dato d’intendere che di Milano non gliene frega niente. Vuoi vedere che ha ragione  Roberto? Zero passione per chi farà il sindaco di Roma o di Napoli, tanto i sindaci non contano nulla, sono diventati dei meri esecutori che si beccano pure le brutte parole dei cittadini imbufaliti. Non la pensa così il sindaco  di Verona, Tosi, ex leghista, che si candiderà a Roma, perché lui è per il Fare, nome del suo nuovo movimento politico. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Prego accomodarsi allo zoo “comunale”.

20 Marzo 2016
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