EMERGENZA MIGRANTI
6:30 pm, 20 Marzo 16 calendario

Migranti, Atene chiede tempo

Di: Redazione Metronews
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ROMA. Entrato in vigore domenica a mezzanotte, l’accordo tra Turchia e Ue sul rinvio dei rifugiati è subito in  stallo. La Grecia chiede tempo e rinforzi: «Ci vogliono più di 24 ore», ha detto il portavoce del coordinatore del governo greco per le politiche migratorie, Giorgos Kyritsis. 
L’accordo del 18 marzo
In base all’accordo i migranti che arrivano in Grecia a partire dal 20 marzo devono essere rimandati in Turchia. L’intesa prevede che per ogni migrante rinviato, un siriano già in Turchia sarà ricollocato in un Paese dell’Ue. Secondo la Commissione europea circa 4.000 agenti saranno mobilitati per l’operazione, per un bilancio stimato di 280 milioni per i prossimi sei mesi. Dal 4 aprile la Turchia potrà invece attuare i respingimenti degli “irregolari”.
“Servono rinforzi”
In difficoltà economica e impoverita da 6 anni di austerità, la Grecia ha ottenuto dai partner europei l’impegno a un rinforzo immediato di circa 2.300 persone, tra cui 400 esperti in diritto d’asilo e 400 traduttori. Parigi e Bruxelles sono pronti a inviare fino a 600 agenti ed esperti in diritto d’asilo. Evidentemente, questo non è sufficiente ai greci. A Lesbo, l’isola principale porto d’ingresso dei migranti in Europa, regna la confusione: «Ci aspettiamo soprattutto il personale promesso dall’Europa per esaminare le richieste di asilo perché da soli non siamo in grado di farvi fronte».
Quattro vittime in 24 ore
Entrato in vigore l’accordo sui rimpatri, non si ferma comunque l’ecatombe nell’Egeo, dove  fra sabato e domenica si contano 4 vittime. Due uomini sono arrivati morti nell’isola di Lesbo su un barcone proveniente dalla Turchia, mentre i corpi senza vita di due bambine,  di uno e due anni, sono stati recuperati nelle acque vicino all’isola di Rodi. Viaggiavano su un gommone insieme a una quarantina di persone.
In Grecia 875 rifugiati in 24 ore
Nella notte tra il 19 e 20 marzo sono sbarcate in Grecia, provenienti dalla Turchia, 875 persone, che si vanno ad aggiungere ai 1.498 rifugiati arrivati sabato, rispetto alle 670 di venerdì e alle 239 di giovedì. Al momento si trovano in Grecia 48.141 rifugiati: di questi, 7.316 sono sulle isole dell’Egeo, 13 mila  fra Atene e il Pireo; 12 mila nel campo profughi di Indomeni.
In Italia attese 700 persone
Anche in Italia non si ferma ll’emergenza sbarchi. Settecento sono i migranti attesi questa mattina nel porto di Cagliari, dove già da ieri era operativa a macchina dell’assistenza allo sbarco del sistema regionale della Protezione civile. In Sicilia, invece, un uomo di nazionalità ivoriana è  morto ieri mattina schiacciato nella calca su un gommone stipato fino all’inverosimile. La polizia di Ragusa ha fermato lo scafista che guidava il natante con a bordo 125 migranti provenienti dal Corno d’Africa. Sono 358 i migranti tratti in salvo su tre imbarcazioni dalla Guardia Costiera e trasferiti a Pozzallo, mentre 470, tutti subsahariani, una donna incinta e un bambino di appena 3 anni, i migranti arrivati sani e salvi ad Augusta.
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20 Marzo 2016
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