Corsa al Campidoglio Candidate protagoniste

ROMA Giorgia Meloni su Raitre, Virginia Raggi su Sky. Le uniche due donne candidate a sindaco di Roma, in una lista di aspiranti primi cittadini che cresce di giorno in giorno, sono state ieri le vere protagoniste della campagna elettorale. Che, al netto della solidarietà espressa da Raggi sull’ormai trita maternità di Giorgia Meloni, hanno voluto marcare le reciproche distanze: «Non voterò Virginia Raggi a un eventuale ballottaggio- ha precisato Giorgia Meloni – perché è un’ex elettrice del Pd ed è di sinistra». L’ex ministra della Gioventù, incalzata da Lucia Annunziata su “In mezz’ora”, ha parlato molto di politica nazionale: «Io spero che Berlusconi ci ripensi, e che mi appoggi. Guido Bertolaso, al di là di alcuni profili, diciamo particolari, ha ricevuto una resistenza da parte dei romani maggiore di quanto mi aspettassi. Tra me e lui sono io il candidato che ha più probabilità di vincere». Meloni ha poi spiegato che il primo punto che realizzerà da sindaco sarà il decoro: «Bisogna ripulire Roma, oggi è un museo ridotto a stalla».
Incontro Cantone-Raggi
Nella stessa giornata Virginia Raggi, intervistata da Maria Latella su Sky, ha anticipato alcune delle azioni che intraprenderà se sarà eletta. Prima ancora però, e cioè oggi, incontrerà il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, per discutere con lui la relazione sulla corruzione a Roma. «Vogliamo trovare con lui degli spazi su cui intervenire. Non mi ha stupito la durezza della relazione sui partiti che fino a ieri hanno governato Roma». E ancora, su Acea: «Dobbiamo recuperare la volontà emersa dal referendum sulla natura pubblica dell’acqua. fa sorridere la definizione di Acea come società pubblico-privata. L’azionista di riferimento è il Comune, ma oggi favorisce i privati. Acea dovrebbe chiudere l’anno con 50 milioni di utili. Il management va cambiato e bisognerà investire sulle reti idriche”.
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